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“Sposalizio della Vergine”, ritrovata in Austria la celebre copia di Tommaso Lancisi

Lo “Sposalizio della Vergine”, l’opera del pittore toscano Tommaso Lancisi, è stata recuperata in Austria dai carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio culturale di Firenze. Era stata rubata nel lontano 1998, ad Arezzo, dalla chiesa di San Paolo di Caprese Michelangelo, che la custodiva dal 1926, ceduta in deposito esterno dal Museo degli Uffizi.
A cura di Silvia Buffo
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 Spozalizio Vergine
"Sposalizio della Vergine" di Raffaello, opera originale ripresa dal pittore Tommaso Lancisi, rubata nel '98 e oggi ritrovata.

L'opera, una tela di imponenti dimensioni e valore anche perché unica opera nota firmata dal pittore toscano Tommaso Lancisi, è una copia dello ‘Sposalizio della Vergine' di Raffaello, fu realizzata un secolo dopo il capolavoro originario. Intricata la vicenda del fortunato ritrovamento, importante per il mondo dell'arte: l'indizio è stato fornito da una casa d'aste austriaca che lo scorso aprile aveva lanciato la vendita, conclusasi per 40 mila euro da parte di un acquirente straniero.

Il prezzo bassissimo, con cui era stato stimato il valore dell'opera, è stato notato, destando più di qualche sospetto, da Enrico Martino, carabiniere ausiliario in congedo appassionato d'arte e collezionista, che aveva preso parte all'asta. Martino da ragazzo aveva tenuto il servizio militare proprio nel corpo dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, gli è stato sufficiente fare qualche ricerca per rispolverare le sue competenze e per dedurre che il quadro, di proprietà degli Uffizi, ma affidato in deposito esterno dal museo fiorentino, era stato rubato dalla chiesa di Caprese Michelangelo che lo ha custodito dal 1926 fino al 1998, anno del furto.

Accertata la provenienza illecita dell'opera, i carabinieri hanno coinvolto la polizia austriaca che ha provveduto a bloccare la vendita del dipinto. Anche la casa d'aste si è impegnata nella restituzione dell'opera, con la collaborazione del proprietario, l'imprenditore emiliano, che aveva acquistato l'opera in buona fede, non essendo a conoscenza del reale valore. Il merito del ritrovamento va sicuramente a Marino per la sua doppia competenza, professionale da un lato, come ex ausiliario dei carabinieri, e artistica dall'altro, riconoscendo il valore dell'opera rispetto alla disparità del prezzo stimato all'asta.

Il dipinto di Tommaso Lancisi è stato sequestrato dai carabinieri e riportato in Italia. Concluso ogni accertamento del caso, e dopo aver raccolto il parere favorevole  ed entusiasta da parte del Polo museale regionale della Toscana, la procura di Arezzo ha disposto la restituzione alla chiesa di San Paolo di Caprese Michelangelo con un'immancabile e tanto attesa cerimonia di riconsegna ufficiale.

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