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Spinoza: quando la satira incontra i social network

Spinoza è uno dei gruppi di satira più affermati nei social network italiani. Abbiamo incontrato i fondatori per farci raccontare nascita e progresso del loro sito.
A cura di Simone Petrella
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L’analisi ironica della realtà è stata fortemente alimentata dall’affermarsi dei social network. Basti pensare a twitter e alla formula principale del suo successo: nella necessità di esprimere pubblicamente il proprio pensiero in 140 caratteri, viene premiata la capacità di sintesi e spesso il cinismo ironico degli utenti, così come lo sguardo originale su un evento, su un nome, insomma sull’hashtag del momento, che è sotto gli occhi di tutti.

La satira, per sua propria natura, ha quindi trovato terreno fertile e grande diffusione in rete: dai blog ai siti, dalle pagine facebook ai profili twitter, giovani e meno giovani condividono in forme eclettiche il proprio sguardo ironico e spesso satirico sulla realtà politica e sociale. L’enorme libertà che dà la rete chiaramente non produce sempre risultati positivi, anzi non è raro trovarsi davanti a banalità o incapacità che nel mondo cartaceo non avrebbero probabilmente mai visto la luce, ma in alcuni casi si affermano invece pagine o utenti di qualità, per i quali l’enorme diffusione di internet può voler dire una rapida ed esponenziale crescita della popolarità. È questo il caso di Spinoza, un nome ormai conosciuto in tutta Italia, la cui pagina facebook conta quasi 400mila fan.

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Il forum del sito è sommerso dai messaggi degli utenti, che possono inviare le proprie brevi frasi satiriche sugli argomenti del giorno; ovviamente è discrezione dei fondatori della pagina decidere se pubblicarle o meno. Le frasi postate su facebook generano sempre un numero consistente di commenti, condivisioni e adesioni, sono molti i fan che aspettano con attenzione che il gruppo si pronunci sugli argomenti politici del momento.

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Abbiamo incontrato a Pompei, presso Pompeilab, Stefano Andreoli e Alessandro Bonino, fondatori del sito. Girano di tanto in tanto l’Italia per presentare i diversi libri pubblicati da Spinoza, e quella che dovrebbe essere una conferenza di presentazione diventa invece una sorta di spettacolo in cui i due leggono a ripetizione battute prese dai libri stessi, riscuotendo, dal vivo, un successo proporzionato a quello del lavoro online.

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Il merito di Spinoza è quello di riuscire a mantenere un livello qualitativo alto, condensando in poche parole i concetti ma evitando il più possibile di scadere nel banale. Il coinvolgimento del pubblico, come già dimostrato anche da altre esperienze di internet, è ovviamente sempre una grandissima risorsa, perché oggi i fondatori possono selezionare le migliori battute tra un nutritissimo numero di suggerimenti ricevuti. Forse uno degli elementi determinanti nel successo del gruppo è il fatto di non considerare Spinoza il proprio lavoro; gli autori agiscono così in totale libertà, senza preoccupazioni e senza l’ambizione di arricchirsi, ma solo per il piacere di avere trovato una piattaforma ampissima su cui proporre il proprio talento.

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