Spettacolo, cresce la spesa degli italiani: musica, calcio e mostre al top, crolla il cinema
Concerti, partite di calcio e mostre d'arte. Sono loro a trainare nel 2017 la spesa degli italiani per lo spettacolo, settore il cui andamento annuale ha mostrato, secondo l'Annuario dello Spettacolo di SIAE, degli indicatori che hanno mostrato due linee di tendenza ben definite rispetto all’anno precedente, con una crescita della spesa al botteghino (+0,71%) e soprattutto del volume d’affari (+4,45%) alla quale si sono contrapposte una diminuzione dell’attività di spettacolo (-2,56%) e una perdita negli ingressi (-4,31%). Un andamento contrastante, dunque. Che ha determinato un aumento del prezzo medio praticato, pari al 5,25%, rispetto al 2016. In flessione la spesa del pubblico (-1,29%), che comprende anche altre voci, dai costi di prevendita dei biglietti, alle prenotazioni di tavoli, dal servizio guardaroba alle consumazioni al bar.
Il quadro che emerge dai dati dell’Annuario dello Spettacolo di SIAE, il più grande database del settore che ogni anno fornisce una panoramica sull’andamento della spesa e della presenza del pubblico al cinema, a teatro, ai concerti, allo stadio, nelle sale da ballo e ad ogni altro genere di spettacolo e di sport nel nostro Paese, registra oltre i contrasti del settore "spettacolo" anche un crollo pesante, quello del cinema. Oltre 14 milioni di spettatori in meno rispetto all’anno scorso. Un flop che deve indurre a ripensare diversi strumenti di sostegno all'industria cinematografica. Nel commentare questi dati, il Presidente SIAE Filippo Sugar e il Direttore Generale di SIAE Gaetano Blandini fanno notare come il 2017 sia stano l'anno degli eccessi:
Da un lato il crollo del cinema Dall’altro il record mondiale di biglietti conseguito da Vasco Rossi nel grandioso concerto di Modena, che ha visto SIAE partner tecnico per implementare tutte le best practice contro la piaga del secondary ticketing, e le buone performance della lirica, del balletto e, ovviamente, dello sport.
Crolla il cinema
Analizzando i singoli comparti, nel 2017 l’attività cinematografica ha fatto registrare una forte contrazione. Sul confronto con l’anno precedente ha influito negativamente la grande performance realizzata nel 2016 dal film Quo vado che ha sfiorato i 10 milioni di spettatori. Nel 2017 è diminuito il numero di spettacoli (-2,61%) mentre è rimasto pressoché invariato il numero di giornate solari (-0,09%). In notevole flessione gli ingressi (-12,48%) come tutti gli indicatori economici, con la spesa al botteghino diminuita del 10,88%, la spesa del pubblico in calo del 9,55% e il volume d’affari ridotto del 9,59%. In deciso aumento le presenze, con un progresso del 36,90%, parametro però molto poco indicativo in questo settore.
Complessiva diminuzione di tutti gli indicatori anche per l’attività teatrale. In flessione gli ingressi (-1,70%), in linea con la diminuzione del numero degli allestimenti (spettacoli -1,25%). In territorio negativo tutti gli indicatori economici: spesa al botteghino -3,87%, spesa del pubblico -6,06% e volume d’affari -6,75%. Nel 2017 la lirica è stato il settore più vivace, con un incremento anche del numero di spettacoli (+8,68%), il balletto ha fatto registrare una buona performance, mentre la rivista e commedia musicale e l’arte varia sono stati i macroaggregati più in sofferenza.
Concerti e sport al top
L’attività concertistica – che comprende concerti classici, di musica leggera e jazz – ha fatto registrare i migliori risultati rispetto al 2016, con una sostanziale tenuta dell’offerta di spettacoli (-0,14%), un incremento degli ingressi(+1,49%) e della spesa al botteghino (+7,73%) e con un considerevole aumento del volume di affari (+7,20%). Il settore dei concerti di musica leggera è quello che ha ottenuto i migliori risultati relativamente agli ingressi(+3,19%), alla spesa al botteghino (+10,16%) e al volume d’affari (+9,17%), grazie anche ad una buona stagione di eventi, rafforzata dal grande concerto di Vasco Rossi del 1° luglio 2017 a Modena.
Lo sport prosegue il suo trend di crescita. Nel 2017 gli indicatori economici si posizionano in territorio positivo: spesa al botteghino +15,61% e volume d’affari +12,75%. Sono invece in controtendenza la spesa del pubblico(-0,82%) e il numero di spettacoli (-1,70%). Questo rimane il comparto che genera il volume d’affari più elevato: l’attività sportiva registra il 43,54% dell’intero volume d’affari del settore economico dello spettacolo. In particolare, il calcio nel 2017 ha raccolto l’80,55% del volume d’affari contabilizzato nello sport.
Ballo settore trainante
Dopo un anno di assestamento, l'attività di ballo e concertini ha subito una contrazione, pur rimanendo il primo settore in assoluto in termini di presenze e spesa del pubblico e il secondo per numero di spettacoli dopo il cinema e per volume d’affari dopo lo sport. Rispetto al 2016, è stato registrato un calo del numero di spettacoli (-4,43%) con la relativa diminuzione della spesa al botteghino (-5,82%). In territorio negativo, ma con perdite più contenute, gli indicatori della spesa del pubblico (-1,54%) e del volume d’affari (-1,58%).
Il 2017 ha confermato invece l’andamento positivo delle attrazioni dello spettacolo viaggiante, con la crescita di quasi tutti gli indicatori: spettacoli +9,36%, ingressi +10,37%, spesa al botteghino +5,17%, spesa del pubblico +4,69% e volume d’affari +4,63%. In controtendenza le presenze, che hanno segnato una flessione del 44,23%. Nel macroaggregato sono raccolti i dati dello spettacolo viaggiante costituito o da singole attrazioni, anche itineranti, o dalle attrazioni installate stabilmente nei parchi divertimento (acquatici, a tema, ecc.). Nell’analisi del numero di spettacoli, i parchi da divertimento rappresentano il 71,51% del totale rilevato mentre, in termini di volume d’affari, la loro incidenza raggiunge il 95,68% del valore complessivo del comparto.
Ottimi risultati per le attività di mostre ed esposizioni, che comprendono i valori rilevati in occasione di mostre culturali ed esposizioni con finalità commerciali. In progresso i dati relativi agli spettacoli (+8,18%), agli ingressi(+6,59%), alla spesa al botteghino (+13,40%), alla spesa del pubblico (+2,30%) ed al volume d'affari (+4,73%). In diminuzione, invece, le presenze che riportano una contrazione dell’11,65%.
Le otto montagne di Cognetti, il libro più stampato
Il film campione d’incassi del 2017 è stato La bella e la bestia, con circa 3,4 milioni di biglietti venduti, mentre lo spettacolo risultato in vetta alla top ten per il teatro è stato ancora una volta Notre Dame de Paris, con oltre 240.000 spettatori. Per i concerti di musica leggera, la classifica 2017 è dominata dal record mondiale conseguito da Vasco Rossi il 1° luglio a Modena con 225.173 ingressi. Per la lirica, è in testa il Nabucco all’Arena di Verona con circa 95.000 ingressi. Tra i libri, Le otto montagne di Paolo Cognetti è il volume più stampato nel 2017.