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“Solo un bambino su 3 ama leggere”: il dato più basso degli ultimi 19 anni, c’entra anche il costo della vita

Secondo la ricerca annuale del National Literacy Trust, solo un bambino su 3 ama leggere nel tempo libero: rappresenta il dato più basso degli ultimi 19 anni.
A cura di Vincenzo Nasto
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Bambini che leggono, via Getty Images
Bambini che leggono, via Getty Images

Secondo un nuovo sondaggio del NLT, National Literacy Trust, solo il 34,6% dei ragazzi dagli 8 ai 18 anni intervistati ha affermato di amare la lettura nel tempo libero. Un dato che si appoggia su un campionamento di oltre 76.131 bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e i 18 anni del Regno Unito nell'ambito della sua indagine annuale sull'alfabetizzazione. La ricerca, avvenuta tra il 3 gennaio e il 14 marzo di quest'anno registra un risultato storico, secondo l'ente di beneficenza, che ha sottolineato come sia il livello più basso registrato negli ultimi 19 anni di studio, con un calo dell'8,8% rispetto allo scorso anno. Un declino cominciato otto anni fa, nel 2016, quando si era passati a soli due bambini su tre che affermavano di coltivare l'hobby della lettura nel tempo libero.

Come i dati sulla lettura influenzano il futuro di una generazione

Una crisi che, secondo lo scrittore e Waterstones Children's Laureate Frank Cottrell-Boyce, influenzerebbe anche la salute mentale dei più piccoli: "Sappiamo che i bambini che leggono per piacere e i bambini a cui viene letto, ottengono tutti i tipi di benefici, dall'aumento del vocabolario a un benessere mentale notevolmente migliorato. Ma il sondaggio di oggi mostra che troppo spesso come nazione neghiamo questi benefici ai nostri figli". Anche il direttore generale della NLT Jonathan Douglas ha voluto soffermarsi sull'influenza di questi dati, legandoli al fenomeno dell'abbandono scolastico: "Con il piacere della lettura tra bambini e ragazzi ai minimi storici e un numero elevato di persone che abbandonano la scuola primaria e secondaria senza le competenze di lettura necessarie per prosperare, il futuro di una generazione è messo a rischio".

L'accesso ai libri, una barriera economica ma non solo

Come riporta il sito dell'associazione, il problema risiederebbe anche sull'accesso ai libri, una barriera economica all'ingresso che in più casi scoraggerebbe la lettura dei più piccoli: "La nostra ricerca mostra che 1 bambino su 12 (8,6%) di età compresa tra 8 e 18 anni afferma di non avere un libro a casa, percentuale che sale a 1 su 8 (12,4%) nei bambini svantaggiati. Un genitore su 5 (20%) afferma di acquistare meno libri per i propri figli a causa della crisi del costo della vita, percentuale che sale a 1 su 3 (36,1%) tra coloro che hanno difficoltà finanziarie. Una scuola primaria su 7 nel Regno Unito non ha una biblioteca, percentuale che sale a 1 su 4 nelle comunità svantaggiate, il che significa che 750.000 bambini non hanno accesso a queste strutture".

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