Sinofobia: dal Coronavirus alle chinatown, il razzismo verso la Cina ha radici lontane
Uno spettro si aggira per l'Europa e nel resto del mondo: lo spettro del cinese. Da quando il Coronavirus ha interessato le prime persone al di fuori dalla Cina, un antico sentimento – mai sopito nella cultura occidentale – è tornato alla ribalta: è la sinofobia, un sentimento anticinese, che consiste essenzialmente "nella paura e/o avversione verso le persone di etnia cinese e in casi più generalizzati all'intero popolo, cultura e storia della Cina". La sinofobia non è altro che una derivazione della xenofobia, la paura dello straniero in generale.
Sinofobia: dove e come nasce la paura del cinese
I cinesi, nonostante la cultura millenaria di cui sono depositari, sono da sempre oggetto di discriminazione e disprezzo nei Paesi Occidentali. Non alla maniera dell'antisemitismo, pur tuttavia i primi episodi di discriminazione e di sinofobia risalgono a molti secoli fa. Facendo la tara alla sostanziale chiusura in cui è rimasta la Cine per millenni, i primi a introdurre leggi anti-cinesi in Europa furono gli olandesi, che introdussero leggi anti-cinesi nelle Indie orientali olandesi, compiendo oltretutto un gravissimo attacco alla comunità cinese nel massacro di Batavia del 1740, quando furono massacrate decine di migliaia di persone.
La sinofobia negli USA
Tra il 1870 e il 1880, il governo degli Stati Uniti approva diverse regolamentazioni riguardo all'immigrazione cinese, tra cui la Chinese Exclusion Act, una legge federale degli Stati Uniti targata 1882, che vietava l'immigrazione di lavoratori cinesi. Basandosi sul Page Act del 1875, che vietava alle donne cinesi di immigrare negli Stati Uniti, il Chinese Exclusion Act fu la prima legge attuata per impedire a tutti i membri di uno specifico gruppo etnico o nazionale di immigrare.
Le Chinatown conseguenza della sinofobia
Uno degli elementi di cui spesso si è parlato è il modo in cui, nelle grandi città occidentali, i cinesi hanno fatto comunità, colonizzando e facendo proprie intere zone. Quello che spesso non si dice è, però, che è stato spesso questo sentimento anticinese, la sinofobia, a determinare le condizioni sociali, economiche ed urbanistiche affinché si creassero le famose Chinatown, nelle grandi città occidentali, dove interi quartieri oggetto di immigrazione asiatica si sono trasformate nelle cosiddette Chinatown.