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“Siate felici, godetevi la vita”: la saggezza dell’antico mosaico scoperto in Turchia

A ricordare che la vita è breve, e che per questo va vissuta al meglio ogni singolo attimo, uno scheletro con un boccale di vino e una pagnotta di pane in mano: il mosaico è stato portato alla luce pochi giorni fa dagli archeologi nell’area di Hatay, al confine turco-siriano. Risale a circa 2400 anni fa, e proviene dall’antica città di Antiochia.
A cura di Federica D'Alfonso
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Il mosaico di Hantay (@OptimoPrincipi su Twitter)
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"Siate felici, godetevi la vita": suona molto simile all'ammonizione di Orazio divenuta proverbiale, la scritta rinvenuta dagli archeologi turchi nell'antica provincia di Hatay. A ricordare che la vita è breve, e che per questo va vissuta al meglio ogni singolo attimo, uno scheletro con un boccale di vino in mano e una pagnotta di pane, elegantemente raffigurato in un mosaico portato alla luce pochi giorni fa dagli archeologi. La pregiata pavimentazione è stata rinvenuta in un'area di Hatay, al confine turco-siriano, e secondo gli esperti risalirebbe a circa 2400 anni fa.

"Due erano le cose molto importanti tra le classi d'elite del periodo romano, in termini di attività sociali", ha spiegato l'archeologo Demet Kara del Museo Archeologico di Hatay. "La prima erano le terme, la seconda era la cena": si pensa infatti che il disegno potesse decorare il pavimento della sala da pranzo di un'abitazione nobile e potrebbe essere stato realizzato nella città greco-romana di Antiochia. Un mosaico con una storia illustre alle spalle, e che riunisce emblematicamente in un unico simbolo alcuni degli aspetti più importanti della vita sociale dell'antichità.

Lo scheletro spericolato

(@OptimoPrincipi su Twitter)
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Il soggetto del mosaico è già noto agli esperti come lo "scheletro spericolato": quello di Hatay non è infatti l'unico esemplare al mondo. Ne esiste un'altra versione, meno raffinata, risalente al I secolo d. C. e proveniente dall'area vesuviana.

La pavimentazione decorata è stata scoperta nel 2012, durante i lavori iniziati nell'area di Hatay per costruire una funivia. Dopo alcuni indizi, gli scavi sono stati approfonditi per cercare altri antichi resti: ora le piastrelle sono state studiate con maggior precisione, e i ricercatori turchi ipotizzano che l’antico messaggio presente nel mosaico potrebbe essere unico nel suo genere: "Un mosaico simile è stato scoperto anche in Italia, ma questo parrebbe molto più completo", riferiscono i portavoce.

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Secondo Kara, il mosaico proverrebbe da una dimora nobiliare della città di Antiochia: fondata nel III secolo a.C., l'antica città fu un punto di riferimento importante per il mondo greco-romano e poi bizantino. Per più di due secoli fu la capitale del Regno dei Seleucidi, nato dopo la divisione dell'immenso impero conquistato da Alessandro Magno. Nel 64 a.C. l'area passò sotto il dominio romano, con Pompeo.

Antiochia fu anche uno dei principali centri del primo cristianesimo. Venne evangelizzata tra gli altri dallo stesso Pietro e dall'apostolo Paolo di Tarso. Negli Atti si dice che "Ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani".

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