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Sergio Cammariere: “Look Angelina Mango scimmiotta Taylor Swift. Non serve spogliarsi per essere sexy”

La posizione critica di Sergio Cammariere su Angelina Mango, vincitrice dell’ultimo Festival di Sanremo: “Il suo look scimmiotta Taylor Swift e Beyoncé”.
A cura di Stefania Rocco
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Sergio Cammariere condivide le sue perplessità a proposito del percorso nel mondo della musica di Angelina Mango, vincitrice dell’ultimo Festival di Sanremo. Intervistato dal Corriere, il cantante commenta le differenze tra la musica attuale e quella alla quale si rifaceva la sua generazione, a favore di quest’ultima. In particolare, l’artista sostiene che cantare d’amore “emozionerà sempre, e perciò resterà una costante nella musica di tutto il mondo. La sfida è trovare la formula giusta per non essere banali. Non è semplice. Quella che ascoltiamo oggi in radio, in tv, direi anche al Festival di Sanremo potrebbe essere definita con un termine che io coniai già negli anni 90: ‘a-musica’”.

Sergio Cammariere: “Un tormentone dura solo qualche mese”

Festival vinto proprio da Angelina a proposito della quale, Cammariere si esprime così: “Confesso che ho fatto il tifo per lei. Ha l’energia giusta per arrivare ai ragazzi. Ha una sua strada già delineata, e fa le sue scelte. Se posso dire la mia, non apprezzo il suo look, che scimmiotta Taylor Swift o Beyoncé. Non vorrei entrare nella polemica aperta da Gino Paoli; ma diciamo che non serve spogliarsi per essere sexy. Dando risalto all’apparenza si rischia di perdere la funzione primordiale della musica: emozionare. E poi il tormentone dura due o tre mesi; mentre un successo come Tutto quello che un uomo dura da 21 anni”.

Sergio Cammariere: “Mi sento libero attraverso la musica”

Ho coronato il sogno di sentirmi libero attraverso la musica”, dichiara ancora Cameriera descrivendo il tipo di musica al quale preferisce dedicarsi, “Ho anche avuto un bar in via Sant’Antonio, vicino San Lorenzo, dove negli anni 80 si fermavano tutti quelli che andavano al Teatro Nazionale come i Giancattivi Nuti e Benvenuti. Avevamo un pianoforte: ogni serata si trasformava in un happening. Poi gli amici, tutti calabresi, mi portarono a fare le prime audizioni. E arrivò il primo ingaggio, all’Hotel Croce di Malta, vicino Santa Maria Novella”.

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