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“Se sei nomade, devi nomadare”: Giorgia Meloni ha creato un emologismo

Che cosa significa nomadare? E soprattutto: che tipo di parola è? Tecnicamente la parola coniata anni fa da Giorgia Meloni è un emologismo, cioè un termine che funziona come un’emoticon o un emoji. Si tratta di un lessico elementare e refrattario al ragionamento, che al logos preferisce i loghi e il pensiero infantile.
A cura di Redazione Cultura
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Le parole oggigiorno mirano a colpire i sentimenti delle persone, i loro istinti, gli mettono letteralmente le mani nel cuore. È così che Giorgia Meloni già qualche anno fa usò l'espressione "Se sei nomade, devi nomadare." Nomadare. Tecnicamente questo termine può essere definito come un emologismo. Vediamo nello specifico che cos'è un emologismo. Secondo il linguista Giuseppe Antonelli, autore di "Volgare eloquenza", un emologismo è, nei discorsi dei politici:

Parola d’ordine, frase ad effetto che mira esclusivamente a veicolare forza emotiva ritualizzata, come fanno, in altri contesti, emoticon ed emoji. La narrazione come ricerca del coinvolgimento emotivo è diventata in questi anni l’elemento centrale della lingua dei politici […] Così, a dominare il discorso politico sono oggi più che mai gli «emologismi»: parole, frasi, formule che funzionano come emoticon o emoji.

Lo scrittore e giornalista Alessandro Zaccuri, invece, qualche tempo fa scrisse su Avvenire, a proposito del trionfo dell'emologismo: "Il risultato è quello che conosciamo e del quale abbiamo riscontro in ogni momento: trionfo degli “emologismi” (le parole-chiave, impiegate come un emoticon in una conversazione su WhatsApp), brusca rottura con le tradizioni preesistenti (una volta bastava una riga per distinguere le argomentazioni di un democristiano da quelle di un comunista), prevalenza della velocità sull’approfondimento e via elencando." Gli emologismi, in poche parole, giocano su parole simbolo, piegando il discorso ad uso e consumo di chi decide di usarle, finendo per creare in alcuni casi dei veri e proprio neologismi. Si tratta di termini elementari, refrattari al ragionamento, "che al logos preferiscono i loghi"  e il pensiero infantile, come sostiene nel suo libro sempre Giuseppe Antonelli.

In questo caso, il simbolo evocato dai nomadi, dai rom e dai sinti – peraltro un'esigua minoranza in Italia – cioè del loro essere perennamente in viaggio, viene usato consapevolmente da Giorgia Meloni per esprimere disprezzo nei confronti di quest'attività e della minoranza etnica che la pratica senza dirlo chiaramente, ma trasmettendo il senso di questo disprezzo attraverso le parole alla pancia degli elettori. Un modo per discriminare senza incappare nella riprovazione sociale di chi usa un linguaggio apertamente discriminatorio. Ottenendo, peraltro, il risultato di ricevere gratis una nuvola di articoli e citazioni attorno alla propria persona. Esattamente come contribuisce a fare anche il pezzo che state leggendo.

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