Scuderie del Quirinale di Roma, tutti in fila per “Da Caravaggio a Bernini”
Oltre 6mila persone in quattro giorni si sono messe in fila per assistere alla mostra presso le Scuderie del Quirinale di Roma dal titolo "Da Caravaggio a Bernini. Capolavori dei Seicento italiano nelle collezioni reali di Spagna". La mostra, inaugurata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 13 aprile scorso, in soli quattro giorni dal 14 al 17 aprile, in coincidenza con il week end pasquale, ha visto lunghe code di turisti e visitatori alternarsi all'ingresso delle Scuderie del Quirinale di Roma.
La mostra, a cura di Gonzalo Redín Michaus è visitabile fino al 30 luglio, ma ha già attirato tantissime persone, attraverso una notevole rassegna di capolavori artistici che raccontano gli intensi rapporti tra Spagna e Italia nel XVII secolo, epoca in cui il collezionismo spagnolo di arte italiana aveva ripreso la consolidata tradizione intrapresa nel Cinquecento con Carlo V.
La mostra riflette i rapporti tra Spagna e Italia nel XVII secolo
Attraverso l’intermediazione di alti dignitari e il collezionismo di ambasciatori e Viceré spagnoli, infatti, l’importazione di opere col marchio di fabbrica italiano nella penisola iberica e il modo in cui sono finite nelle Collezioni Reali spagnole contribuiscono a generare la nascita di una scuola artistica spagnole che con Diego Velázquez, raggiungerà cime fondamentali per la storia dell'arte. In questo contesto, le figure di Caravaggio e di Bernini rappresentano i punti fondamentali su cui si nascono le stagioni del Naturalismo, del Classicismo e del Barocco tra prima e seconda parte del secolo.
Da Caravaggio a Bernini, i capolavori del Seicento in mostra
Fra le opere spiccano “Lot e le figlie” del Guercino e “La conversione di Saul” di Guido Reni, oltre al “Crocifisso” del Bernini dal Monastero di San Lorenzo del Escorial. Molte delle opere in mostra furono acquisite dagli ambasciatori presso la corte pontificia e Napoli, come testimoniato da uno dei capolavori esposti: la “Salomé” di Caravaggio, dipinta nel 1609 e inserita nella collezione privata di Carlo III. L'esposizione mette in luce la profonda influenza che l'arte italiana ebbe sui maestri spagnoli del Seicento, come José de Ribera, del quale sono esposte diverse opere fra cui “Giacobbe e il gregge di Labano”.