Scoperto un centro rituale romano di 4.000 anni fa in Inghilterra
Un centro romano di attività rituale e religiosa risalente a 4.000 anni fa, costruito intorno a una sorgente naturale, è stato ritrovato vicino Northampton, in Inghilterra, dagli archeologi del Museum of London Archaeology (MOLA) a Overstone. L'analisi della zona interessata ha avuto luogo in vista di un nuovo sviluppo abitativo del villaggio, situato nella periferia nord-est di Northampron. Il centro rituale romano ritrovato, secondo gli esperti, sarebbe stato attivo per oltre 2.000 anni e al suo interno sono stati rinvenuti diversi manufatti romani e dell'Età del Bronzo.
Nel sito, attivo per oltre 2.000 anni, sono stati rinvenuti manufatti dell'età del bronzo e romani. Il più antico ritrovamento all'interno del centro rituale romano è stato un tumulo dell'Età del Bronzo, una forma di antica sepoltura, costruito tra il 2.000 e il 1.500 a.C. circa. Una scoperta insolita, secondo gli esperti, in quanto non conteneva resti umani, ma solo cinque urne funerarie vuote. "Il fatto che non vi fossero resti umani all'interno del tumulo – ha dichiarato alla BBC Simon Markus, responsabile del progetto MOLA – suggerisce che potrebbe aver avuto un uso più simbolico che funzionale". Ha aggiunto poi che il sito potrebbe essere stato utilizzato in precedenza e "queste associazioni preesistenti hanno portato le persone nell'Età del Bronzo a sceglierlo per la costruzione di un monumento rituale".
MOLA, come riporta la BBC, ha trovato un insolito edificio in pietra di epoca romana risalente circa al 43 d.C.-410 d.C., decorato con complessi intonaci dipinti, forse un soffitto dipinto, e contenente una stanza sotterranea. Gli archeologi hanno detto che non sembrava avere un uso funzionale, quindi si è pensato che potesse essere un santuario associato alla vicina sorgente.
Sono stati trovati anche grandi serbatoi d'acqua, sul fondo dei quali si trovavano resti organici di 2.000 anni fa, come fiori di salice, pigne, gusci di noce e una scarpa di cuoio intatta.
Il team del museo inglese ha dichiarato che continuerà a lavorare sul sito archeologico e che ora si concentrerà sui resti ambientali conservati dalla sorgente.