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Scoperte pagine segrete nel Diario di Anne Frank: “Barzellette sporche che poi cancellò”

A pagina 78 e 79 del “Diario di Anne Frank” scoperte, grazie all’uso di tecnologie avanzate, quattro barzellette oscene che la tredicenne in fuga con la famiglia dai nazisti aveva scritto mesi dopo l’inizio della fuga dai nazisti e che testimoniano il lato irriverente, umano e adolescenziale di Anne.
A cura di Redazione Cultura
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Barzellette oscene, che la stessa Anne definiva "sporche". Occultate tra le pagine di uno dei più famosi manoscritti della storia della letteratura, il famoso "Diario di Anne Frank". L'Istituto olandese per la guerra, l’Olocausto e gli studi sul genocidio è riuscito a svelare, infatti, grazie all'uso di tecnologie avanzate, il contenuto di due pagine del diario che la tredicenne in fuga dalle persecuzioni naziste aveva occultato. Si tratta di circa trentatré righe su argomenti che hanno a che fare col sesso, con la prostituzione e la contraccezione e che la stessa Anne aveva poi rimosso coprendole con della carta gommata marrone.

Si tratta di due pagine, in particolare, la 78 e la 79, del diario di Anne Frank che sono venute alla luce grazie alle nuove tecnologie che hanno permesso di leggerne il contenuto, rimasto oscuro per anni. Sulle due pagine, le uniche coperte dell’intero diario, ci sono cinque righe cancellate, quattro barzellette che lei stessa definisce “sporche” e che Anne scrisse il 28 settembre 1942, meno di tre mesi dopo che lei, la sua famiglia e un’altra famiglia ebrea si nascondevano dai nazisti in una piccola abitazione segreta sul canale di Amsterdam.

Ciò testimonia, ancora una volta, del valore ancor più umano delle pagine scritte dalla Frank. Negli ultimi tempi, infatti, si è molto rivalutato il lato irriverente, persino comico degli scritti contenuti nel Diario. Ma di cosa scrive Anna? Sulla prostituzione, ad esempio, scrive: “Tutti gli uomini, se sono normali, vanno con le donne, le donne li avvicinano per strada e poi vanno insieme. A Parigi hanno grandi case per questo. Papa è stato lì”.

La decifrazione è stata fatta dai ricercatori del museo di Anne Frank e dall’Istituto olandese per la guerra, l’Olocausto e gli studi sul genocidio. Le pagine sono state fotografate, retroilluminate da un flash, successivamente un software di elaborazione delle immagini ha svelato le parole difficili da leggere perché erano confuse con le righe sul retro delle pagine. “Anne Frank scrive sulla sessualità in modo disarmante”, ha dichiarato Ronald Leopold del museo della casa di Anna Frank ad Amsterdam. “Come ogni adolescente, è curiosa rispetto a questo argomento”. Il museo ha spiegato di voler pubblicare le pagine che Anna voleva tenere nascoste perché diario ha un interesse accademico significativo e perché quelle pagine “non alterano la nostra immagine di Anne”.

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