Scoperta una tomba a Pompei, è un caso unico: “Resti umani mummificati con capelli e ossa”
Il Parco archeologico di Pompei continua a riservare meraviglie e scoperte che servono a capire un po' più quello che è il nostro passato. Dopo la scoperta e l'apertura al pubblico del termopolio, avvenuta ad agosto, il sito, assieme all'Università Europea di Valencia, ha annunciato il ritrovamento di una tomba molto particolare, diversa dalle altre, a recinto con una camera per l'inumazione, una pratica non molto comune a quei tempi, oltre a un corpo di un uomo di circa 60 anni conservato talmente bene che potrebbe rivelare qualcosa in più su quel periodo. In più sulla tomba vi è un'iscrizione marmorea che conferma che anche nei teatri di colonia romana, ben prima dell'eruzione del 79 d.C. si recitava in greco
Un team interdisciplinare ha lavorato a questo scavo, ritrovando un reperto da cui ci si aspetta tantissimo, come hanno dichiarato all'Ansa il direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel e Llorenç Alapont dell'Università di Valencia. Le aspettative sono alte soprattutto per le condizioni in cui è stato trovato Marcus Venerius Secundio, l'uomo a cui appartiene la tomba, il cui scheletro è stato definito "uno dei meglio conservati della città antica". Lo scheletro è in parte mummificato, ha capelli bianchi e un orecchio parzialmente conservato, così come delle porzioni di tessuto che lo avvolgevano. Stando a quello che si è scoperto Marcus Venerius Secundio era un ex schiavo che era riuscito ad affrancarsi e a fare carriera prima come custode del Tempio di Venere poi minister degli augustali e infine anche Augustale, ovvero membro di un collegio di sacerdoti del culto imperiale.
L'uomo era già anziano quando è morto, l'età stimata è di 60 anni e pare che non abbia mai svolto lavori pesanti nella sua vita, come anticipa il direttore di Pompei all'agenzia. La novità, dicono gli archeologi, è nella scelta dell'uomo di farsi inumare, pratica che non era comune ma era più antica, usata soprattutto nel mondo greco più che in quello romano. Una delle ipotesi è che l'uomo non fosse del luogo, spiega il direttore generale dei musei statali Massimo Osanna. Nella tomba, però, è stato trovato anche il corpo di una donna chiamata Novia amabilis che potrebbe essere la moglie ma che è stata sepolta con un rito pompeiano: "Potremo capirne di più dall'analisi dei tessuti – dice Alapont all'Ansa- dalle fonti sappiamo che determinate stoffe come l'asbesto venivano usate per l'imbalsamazione. Anche per chi come me si occupa di archeologia funeraria da tempo, la straordinaria ricchezza di dati offerta da questa tomba, dall'iscrizione alle sepolture, ai resti osteologici e alla facciata dipinta, è un fatto eccezionale, che conferma l'importanza di adottare un approccio interdisciplinare, come l'Università di Valencia e il Parco archeologico di Pompei hanno fatto in questo progetto.
La scoperta rientra nella necropoli di Porta Sarno, ma per adesso non potrà essere inclusa nelle visite "perché il terreno su cui si trova è al di là della ferrovia Circumvesuviana, ma è solo una questione di tempo – assicura Zuchtriegel- siamo al lavoro su uno studio di fattibilità". A esprimere il proprio entusiasmo per la scoperta anche il Ministro della Cultura Dario Franceschini che ha detto: "Pompei non smette di stupire e si conferma una storia di riscatto, un modello internazionale, un luogo in cui si è tornati a fare ricerca e nuovi scavi" ringraziando "le tante professionalità dei beni culturali che con il loro lavoro non smettono di regalare al mondo risultati straordinari che sono motivo di orgoglio per l'Italia".