“Scinnm a cuoll”: cosa vuol dire questa curiosa espressione del dialetto napoletano?
Non si tratta di un insulto vero e proprio, ma la persona a cui è rivolta questa curiosa frase probabilmente capirà, una volta per tutte, che ha esagerato: il dialetto napoletano è ricco di espressioni colorite, alcune delle quali cambiano di significato anche in base al contesto d’uso. Ma in questo caso la richiesta è inequivocabile: “scinnm a cuoll”, ovvero “lasciami in pace”, una volta per tutte.
Si tratta effettivamente di un’espressione non del tutto diplomatica e rilassata: se si arriva a chiedere a qualcuno di “scendere di dosso” vuol dire che il peso della relazione con questa persona inizia a farsi sentire. La frase è comparsa anche sui giornali circa una settimana fa, uscendo dai confini strettamente partenopei: Roberto Saviano ha invitato il ministro Salvini, dal suo profilo Facebook, a “lasciarlo in pace” utilizzando proprio il napoletano. Ma cosa vuol dire davvero questa frase in apparenza così colorita e poco gentile?
La soluzione napoletana all'accollo
Letteralmente questo curioso modo di dire invita la persona indiscreta e indesiderata a “scendere di dosso”, a sgravare del proprio comportamento asfissiante chi la pronuncia. Può anche essere riferito ad un’invadenza fisica: la stessa frase suggerisce l’immagine di qualcuno che si è letteralmente “aggrappato” a voi, appendendosi al collo e divenendo estremamente ingombrante. Si tratta, a ben vedere, di una diretta conseguenza dell’accollo romanesco: e se la parlata della Capitale ha individuato un aggettivo per indicare una persona o una situazione fastidiosa, asfissiante e assillante, il dialetto napoletano ha immediatamente provveduto ad inventare anche un modo per neutralizzare il tanto temuto accollo.
La frase è effettivamente una richiesta disperata, che però nel gergo popolare può assumere anche contorni ironici o può essere utilizzata anche come una presa in giro velatamente provocatoria rispetto ad un comportamento eccessivamente premuroso. Se qualcuno vi infastidisce, violando i confini della vostra riservatezza con domande inopportune o modi di fare eccessivi, la soluzione è nel napoletano: invitatelo a “scennr a cuoll”.