Scelta la Capitale italiana della Cultura 2017: sarà Pistoia
L'annuncio è stato dato presso il Salone del Consiglio Nazionale del Mibact: la città scelta per essere la Capitale italiana della Cultura per il 2017 è Pistoia. Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini nel decretare la vincitrice ha ringraziato la Commissione per l'importante lavoro svolto, che "è servito per tracciare un percorso per le prime due Capitali italiane della cultura e servirà per portare avanti tale iniziativa nel futuro". Pistoia è risultata vinitrice fra altre 9 città candidate: Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Spoleto, Taranto, Terni e Mantova, che si è aggiudicata il titolo per il 2016.
La giuria che ha selezionato le capitali italiane della cultura, presieduta da Marco Cammelli e composta da sette esperti nel settore delle arti e della valorizzazione territoriale e turistica, ha analizzato le proposte delle ventiquattro città che hanno aderito all'iniziativa in base a precisi criteri di valutazione, quali ad esempio l'uso delle nuove tecnologie nell'ambito della promozione del patrimonio artistico e culturale. Pistoia è stata infatti premiata per la qualità informativa del dossier presentato al Ministero, per la significatività del progetto e per la sostenibilità delle iniziative proposte.
Vista la grande partecipazione e i numerosi progetti nati in occasione del processo di selezione per individuare la Capitale europea della cultura 2019 (titolo che è andato ad un'altra italiana, Matera), nel 2014 è stata ideata un'iniziativa tutta italiana: per ripensare in maniera attiva, attraverso la "competizione", le possibilità di valorizzazione dell'immenso patrimonio artistico e culturale del Paese. Nel 2015 il titolo era andato a cinque città (Lecce, Siena, Cagliari, Perugia-Assisi e Ravenna), le "sconfitte" al titolo di Capitale europea della cultura 2019. L'obiettivo, valorizzare i beni culturali e paesaggistici, migliorare i servizi rivolti ai turisti, sviluppare le industrie culturali e creative e soprattutto favorire i processi di rigenerazione e riqualificazione urbana.
