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Sarzana è pop, la mostra con 200 opere di Warhol parte tra le polemiche

Fino al 5 marzo la città di Sarzana sarà l’epicentro di una delle più grandi retrospettive dedicate all’inventore della pop art Andy Warhol, con la mostra “Andy Warhol – Sarzana è Pop”, che ripercorre l’evoluzione dell’arte dell’artista americano dagli anni Cinquanta sino agli anni Ottanta.
A cura di Redazione Cultura
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Fino al 5 marzo la città di Sarzana sarà l'epicentro di una delle più grandi retrospettive dedicate all'inventore della pop art Andy Warhol, con la mostra "Andy Warhol – Sarzana è Pop", che ripercorre l'evoluzione dell'arte dell'artista americano dagli anni Cinquanta sino agli anni Ottanta. Ben duecento opere dell'artista americano esposte alla Cittadella di Sarzana, in provincia di La Spezia, tra serigrafie, disegni, polaroid e acetati fotografici.

La selezione delle opere è a cura di a uno dei più importanti collezionisti di Warhol, Eugenio Falcioni, e dal curatore di "Andy Warhol – Sarzana è Pop" Matteo Bellenghi. Tra le opere che sarà possibile ammirare ci sono la "Campbell's Soup", la riproduzione su tela della lattina della zuppa diventata icona dell'arte pop, oggi del valore di un milione di euro. C'è anche molta Italia con "Vesuvius" e i discussi ritratti "Ladies and Gentlemen" che riproducono Drag Queen.

Prima dell'inaugurazione ufficiale della mostra non sono mancate le polemiche, tante infatti le critiche piovute sull'amministrazione della città ligure per l'investimento fatto per portare in città le duecento opere del padre della pop-art. Polemiche e a cui Eugenio Falcioni ha voluto replicare dichiarandosi:

Molto deluso dalle polemiche che hanno preceduto questa mostra, le ho trovate vergognose. Questa è una mostra che vale svariati milioni di euro e che non ha precedenti in Italia per la particolarità di alcune delle cose esposte. Sono dispiaciuto per certe uscite anche perché avrebbe avuto costi ben più alti ma è stata fatta a questa cifra solo per l'amicizia che mi lega a Marco Merli. Inoltre ho voluto fare un omaggio a mia madre la cui storia è molto legata a questo territorio. Sono orgoglioso di aver portato queste opere in un contesto meraviglioso come la Fortezza Firmafede.

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