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Santa Maria in Trastevere, il restauro della facciata: “Così torna a rivivere la Basilica”

Con il restauro della facciata della Basilica di Santa Maria in Trastevere, la piazza del famoso rione romano torna a rivivere per cittadini e turisti. “Un restauro difficile” spiega il soprintendente Prosperetti “a causa del complicato equilibrio tra i decori ottocenteschi e i mosaici medievali”.
A cura di Redazione Cultura
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Torna a rivivere dopo il restauro la facciata della Basilica di Santa Maria in Trastevere, in una delle piazze più famose di Roma e, probabilmente, d'Italia. A margine della conferenza stampa, il Soprintendente Francesco Prosperetti ha spiegato che si tratta di "un restauro molto atteso dai romani questo di Santa Maria in Trastevere." ha dichiarato, per poi aggiungere: "Gli affreschi ottocenteschi che risultavano ormai sbiaditi hanno riacquistato leggibilità e il mosaico medioevale l'originaria lucentezza. Un restauro ben riuscito ma particolarmente difficile per l'esigenza di trovare il giusto equilibrio tra il recupero della decorazione ottocentesca e la conservazione dello splendido mosaico medioevale. Grazie alle risorse messe a disposizione dal Ministero e dalla Soprintendenza Speciale di Roma torna a splendere una delle piazze più belle della città per il godimento dei cittadini e dei turisti."

La Basilica di Santa Maria in Trastevere

La basilica di Santa Maria in Trastevere è il più importante luogo di culto cattolico del rione Trastevere a Roma, sede dell'omonima parrocchia, è situata in Piazza di Santa Maria in Trastevere. Fu probabilmente il primo luogo ufficiale di culto cristiano edificato a Roma e sicuramente il primo dedicato al culto della Vergine. Secondo la leggenda la chiesa fu eretta da S.Giulio I nel 340 sull'oratorio fondato da papa Callisto I nel III secolo, quando il Cristianesimo non si era ancora diffuso, tanto che la chiesa fu chiamata "titulus Calixti" fino al VI secolo, quando poi fu dedicata a Maria.

Durante l'VIII e IX secolo, alla struttura originaria, vennero aggiunte le navate laterali, risistemato il presbiterio e scavata la confessione, nella quale furono poste le spoglie di alcuni martiri tra cui quelle di san Callisto, fondatore della basilica. La struttura architettonica attuale risale alla ricostruzione effettuata nel 1138 – 1148, con materiale in parte di spoglio proveniente dalle Terme di Caracalla, e voluta da papa Innocenzo II (1130 – 1143). Il pontefice non riuscì a vedere il compimento e decorazione della basilica, ma lasciò, tuttavia, i mezzi economici necessari per condurre a termine i lavori.

La piazza di Santa Maria in Trastevere

La chiesa fu ricostruita quasi completamente da Innocenzo II nel XII secolo, in gran parte con i travertini ed i marmi provenienti dalle Terme di Caracalla. Nel 1702 papa Clemente XI incaricò Carlo Fontana della costruzione del portico esterno, costituito da cinque arcate inquadrate da due paraste e quattro colonne di granito, al di sopra delle quali una balaustra sorregge le statue di 4 pontefici: "S.Callisto", "S.Cornelio", "S.Giulio" e "S.Calepodio". Nel portico, fino alla fine dell'800, si potevano vedere, a lato del "Crocifisso" del Cavallini, coltelli e spiedi (un'arma antica, poco più corta di una lancia) perché quando un "bullo" decideva di cambiare vita, appendeva l'arma del mestiere in S.Maria in Trastevere; oggi vi sono conservate una raccolta di epigrafi cristiane, frammenti di fregi, resti di plutei dell'antica basilica, sarcofagi, affreschi e pietre tombali.

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