Saranno Paola e Claudio Regeni, i genitori di Giulio, a inaugurare il Bookstock Village dei giovani al Salone Internazionale del Libro di Torino che apre oggi 9 maggio alle 10:30 al Lingotto. Dopo gli ultimi, complicatissimi giorni per le polemiche relative alla presenza della casa editrice Altaforte con uno suo stand alla kermesse torinese, i coniugi Regeni inaugureranno lo spazio riservato ai giorni in una conversazione con il direttore di Rai Radio3, Marino Sinibaldi, e l’avvocato della famiglia, Alessandro Ballerini, in cui racconteranno agli studenti chi era Giulio, il suo lavoro in Egitto e i desideri che aveva per il proprio futuro e per quello del mondo. E per ricordare a tutti che, ancora oggi, dell'omicidio di Giulio Regeni non abbiamo una verità consolidata e certa.
Dopo giorni di polemiche, di provocazioni fasciste, di contrapposizioni interne al fronte democratico (abbiamo assistito a penose diatribe su chi fosse veramente antifascista) con relativa distribuzione di patenti di antifascismo, ecco due persone – Paola e Claudio Regeni – che il fascismo lo conoscono da vicino, perché lo hanno vissuto tristemente sulla loro pelle. Già. Perché cos'altro è uno Stato in cui è possibile sequestrare un cittadino straniero, dalle idee diverse da quelle del regime al potere, e che poi quello stesso regime nasconde, tortura e, infine, ammazza?
Per giunta, come ogni pratica fascista vuole, dopo l'assassinio di Giulio, come tutti sappiamo, è immediatamente partita una costante attività di depistaggio della verità da parte delle autorità egiziane che, nonostante i tentativi di arrivare alla verità, dentro e fuori le Istituzioni italiane, non ci hanno ancora permesso di sapere cosa è accaduto (anche se quello, ormai, lo sappiamo) ma soprattutto di trovare i colpevoli e punirli come meriterebbero, secondo la legge. Perché il punto è questo. Paola e Claudio Regeni, come Giulio, sono dei democratici convinti, fautori del diritto internazionale, e sono decisamente contro il fascismo.
Perché una cosa dobbiamo tenerla a mente sempre: Giulio Regeni è stato vittima del fascismo. E lo è tuttora. Ed è per questo che Paola e Claudio, i suoi genitori, sono i veri antifascisti di oggi, gli unici che possono testimoniare sul loro corpo e nella loro vita cosa sia il fascismo di oggi.