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Salone del libro di Torino, ecco la squadra di Nicola Lagioia

Presentata a Torino la squadra che aiuterà il nuovo direttore Nicola Lagioia nella programmazione della 30esima edizione del Salone del Libro di Torino. Tra loro Giuseppe Culicchia, Valeria Parrella e Alessandro Leogrande. Il presidente Massimo Bray: “Questo Salone deve servire a ricucire con Milano, i libri ci insegnano che il cammino è lungo.”
A cura di Redazione Cultura
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Nicola Lagioia, Mario Montalcini, Massimo Bray
Nicola Lagioia, Mario Montalcini, Massimo Bray

Il neo direttore del Salone del Libro di Torino, lo scrittore Premio Strega Nicola Lagioia, ha presentato la squadra che lo sosterrà nell'organizzazione della trentesima edizione del nuovo Salone del libro di Torino, dopo la scissione con i grandi editori che hanno deciso di puntare su Milano. Dopo mesi di polemiche, dunque, si parte.

Tra i consulenti del nuovo direttore ci saranno Giuseppe Culicchia, Loredana Lipperini, Fabio Geda, Andrea Bajani, Valeria Parella, Mattia Carratello, Ilde Carmignani, Alessandro Leogrande e Vincenzo Trione. Sempre stamattina, nel capoluogo piemontese, Lagioia ha fornito alla stampa alcune indicazioni generali sul tipo di Salone che dobbiamo spettarci:

Sarà il Salone dei lettori e degli editori. Molti ci hanno chiesto di raddoppiare gli spazi dello scorso anno. Sarà poi il Salone dei bambini e dei ragazzi e il Salone della scienza; si parlerà di politica, di economia e anche di diritti. Ci sarà la fotografia ed esploreremo il rapporto fra letteratura e musica. Ci saranno i fumetti di Torino Comics. E ci sarà anche la cucina, intesa come cultura.

Mario Montalcini, presidente ad interim della Fondazione per il Libro, ha invece dichiarato:

Sta soffiando il vento del cambiamento. Sono passate cinque settimane da quando ho assunto la presidenza ad interim e sono molto soddisfatta. Abbiamo trasformato la sfida in opportunità per rispondere a un attacco. Sarà il simbolo di Torino che alza la testa.

Infine, il presidente del Salone, Massimo Bray ha aggiunto:

Questo Salone deve servire a ricucire. Bisogna superare la continua divisione, le contrapposizioni. I libri ci insegnano che il cammino è lungo. Sono convinto che anche con Milano ci sarà un dialogo, chissà che non si riesca a capire che ci sono stati degli errori e a superare anche in questo caso le contrapposizioni.

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