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Salman Rushdie aggredito e accoltellato, cosa sappiamo fino ad ora

La mattina del 12 agosto lo scrittore britannico è stato aggredito durante un incontro pubblico a New York e accoltellato in diversi punti, tra cui al collo. Trasportato d’urgenza in ospedale, è stato sottoposto a intervento chirurgico.
A cura di Andrea Parrella
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La mattina del 12 agosto lo scrittore e saggista britannico Salman Rushdie ha subito un'aggressione durante un incontro pubblico al Chautauqua Institution, nella parte ovest di New York. La notizia ha avuto eco mondiale e i dettagli dell'aggressione non sono stati chiari sin dal primo momento. Lo scrittore, sulla cui testa c'è una taglia da 3 milioni di dollari in Iran dopo la pubblicazione del libro "I versi satanici".

L'aggressione di Rushdie è avvenuta mentre lo scrittore si trovava già sul palco, quando un uomo si è avventato su di lui nel tentativo di colpirlo. Dalle testimonianze iniziali non è stato subito chiaro se si trattasse di un'aggressione armata, ma la situazione è diventata più chiara col passare dei minuti, quando è stato confermato l'accoltellamento dello scrittore. Rushdie è stato colpito in più punti, compreso un taglio sulla parte destra della gola. Rita Landman, un'endocrinologa che era tra gli spettatori, salita immediatamente sul palco dopo l'aggressione, ha spiegato al New York Times di aver visto molto sangue vicino al corpo dello scrittore.

Rushdie sottoposto a intervento chirurgico

Immediato l'intervento dei soccorsi, Rushdie è stato portato d'urgenza in ospedale e in un primo momento le sue condizioni non sono state chiare. Solo con il passare dei minuti sono arrivate maggiori rassicurazioni, prima fra le quali quella della governatrice dello stato di New York, che a un'ora circa dall'aggressione ha detto pubblicamente che "Rushdie non è in pericolo di vita stabili e si sta sottoponendo alle cure necessarie". Stando a quanto riporta la Reuters in questi minuti, Rushdie si è sottoposto a un intervento chirurgico.

Aggressore arrestato, l'identità non è stata resa nota

Ad aggredire Rushdie è stato un uomo che, subito dopo l'aggressione è stato fermato immediatamente e nei minuti successivi alla circolazione della notizia sono emerse le prime immagini dell'arresto. Non si conoscono ancora le sue generalità.

Nelle ore successive la notizia dell'accoltellamento di Rushdie sono arrivate le reazioni da parte delle istituzioni. Oltre alla già citata governatrice dello stato di New York, Kathy Hochul, il premier britannico Boris Johnson si è espresso pubblicamente affermando, via tweet, di essere rimasto "sconvolto che Sir Salman Rushdie sia stato accoltellato mentre esercitava un diritto che non dovremmo mai smettere di difendere. I miei pensieri vanno ai suoi cari, tutti speriamo stia bene".

Reazioni anche dal mondo della letteratura. Lo scrittore Ian McEwan ha condannato immediatamente quello che considera "un attacco alla libertà di parola […] Il mio caro amico Salman Rushdie è un ispirazione per chiunque difenda scrittori perseguitati in giro per il mondo".

La reazione del mondo della letteratura e della comunità musulmana

Pur non essendo stata esplicitata la matrice dell'attacco, la storia personale di Rushdie ha inevitabilmente portato l'attenzione sul mondo islamico. A tal proposito è intervenuto pubblicamente Ibrahim Hooper, portavoce del Council on American-Islamic Relations, il principale gruppo in difesa dei diritti dei Musulmani in America, il quale si è detto preoccupato del fatto che l'evento possa spingere l'opinione pubblica a biasimare la comunità musulmana prima ancora che l'identità dell'aggressore sia resa nota.

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