SPAM, ovvero ‘SPiced hAM', una carne in gelatina a basso costo, molto popolare sul mercato britannico prostrato dalla guerra. Questo sketch del Monty Python Flying Circus si apre così: una signora e un signore vengono calati in una bettola, e domandano che cosa offra la casa. Viene fuori che ogni pietanza della lista recitata dalla stridula cameriera è a base di spam.
«Be', che cos'avete?»
«Be', ci sono uova e bacon; uova salsicce e bacon; uova e spam; uova bacon e spam; uova bacon salsicce e spam; spam bacon salsicce e spam; spam uovo spam spam bacon e spam; spam salsicce spam spam bacon spam pomodoro e spam; spam spam spam bacon e spam…» […]
«Avete niente che non abbia dentro lo spam?»
«Spam uova salsicce e spam, non c'è molto spam, dentro». Quindi la signora afferma di non gradirlo, chiede un piatto senza nel disgusto generale, e i vichinghi nella bettola intonano un canto sullo spam, e via e via.
Bene, divertente, di umorismo britannico. Ma come è che questo scherzo del 1970, partendo da un alimento in scatola tanto popolare, addirittura basilare per civili e militari inglesi, quanto piatto, solito e in definitiva poco gradito, diventa un paradigma del mondo connesso?
Si potrebbe pensare questo: i due avventori non gradiscono lo spam, ma viene loro proposto ineluttabilmente in ogni piatto: l'analogia con le email non richieste e indesiderate che travolgono la casella di posta elettronica sarebbe immediata e intuitiva. Ma, per quanto l'emersione di usi del genere sia difficile da ricostruire analiticamente, ci sono sicuramente dei passaggi intermedi. Solo dagli anni '90 lo spam ha significato in maniera più stabile i messaggi di posta elettronica non richiesti e indesiderati, specie a carattere commerciale e inviati a tappeto sperando che qualcuno abbocchi all'offerta. Anche perché il fenomeno è esploso allora. Qualcuno avanza che sia stato negli anni '80, nelle prime chat-room, che il termine ‘spam' ha iniziato a prendere piede: la sua citazione a cascata, pop e incisiva, veniva usata per disturbo, inondando le schermate delle chat, o sotto forma di immagine per ingolfare le linee allora lente, magari per scacciare partecipanti indesiderati. Da un simile spam, quello che conosciamo noi mutua i tratti di una grande mole di messaggi che infastidiscono e basta.
Strano pensare che quello che era nato come sketch per ridere intimamente del proprio passato prossimo di scarsità, forse di miseria, e così esorcizzarlo, abbia invece dato origine al nome di un fenomeno così incredibilmente altro. Ed enorme: pochi anni fa la Symantec ha stimato che i due terzi del traffico e-mail del mondo fosse spam… in netto miglioramento rispetto al passato!