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Sagrada Familia, addio al sogno di Gaudì: “Bisognerebbe demolire due isolati”

Il sindaco di Barcellona Ada Colau ha dichiarato il progetto della immensa scalinata “non prioritario”. Per realizzarlo i costi sarebbero enormi e andrebbero ricollocate migliaia di persone. Previsto per il 2026 il termine ultimo per il completamento delle due torri con la statua di Cristo.
A cura di Redazione Cultura
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L'eterna incompiuta probabilmente resterà tale. Il completamento della Sagrada Familia, i cui lavori cominciarono nel 1882, dall'anno successivo con progetto di Antoni Gaudì, sembra avere il destino segnato. Almeno per quanto riguarda la realizzazione della scalinata, colossale idea del geniale architetto catalano. L'intervento, infatti, costerebbe l'abbattimento di centinaia di abitazioni ed il difficile ricollocamento dei loro residenti. Due interi isolati andrebbero abbattuti per realizzare un viale di 60 metri di larghezza, con costi incalcolabili per qualsiasi amministrazione, da qui la dichiarazione del sindaco di Barcellona, Ada Colau, che ha definito l'opera non più prioritaria. Ragionevolmente, c'è da dire.

In ogni caso, come riferisce il sito di Vanguardia, i lavori sulla cattedrale simbolo della città catalana continuano ad andare avanti sugli altri fronti: entro la fine del 2026 si dovrebbero completare le due torri, tra cui quella con la statua di Gesù sarà dell'altezza di 175 metri, e la seconda sacrestia. Purtroppo, per quanto riguarda la scalinata ci sarà poco da fare. Poco lo spazio ancora a disposizione per dare vita al maestoso progetto. Laddove Gaudì aveva immaginato di collocare la scalinata, adesso ci sono diverse abitazioni.  Il progetto, ricompreso in quello maestoso di ampliamento della Basilica, con una scalinata che dovrebbe arrivare fino alla Diagonal, la strada principale della città, sarà quindi interrotto.

Qualche tempo fa, enti locali e responsabili del progetto della Sagrada Familia avevano istituito la tassa di un euro da far pagare a ogni turista in visita alla Basilica, per la creazione di un fondo dedicato ai ricollocamenti della popolazione da spostare dopo gli abbattimenti. Ma con l'intervento del sindaco Ada Colau, da tempo impegnata per una nuova politica abitativa nella capitale catalana.

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