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SabirFest 2018: tra Messina, Catania a Reggio Calabria torna il racconto del Mediterraneo

Dal 4 al 7 ottobre riparte il SabirFest 2018. Nel cuore di Messina, Catania e Reggio Calabria, quattro giorni di lettura, incontri, laboratori, musica e teatro per un programma in diverse sezioni. Tema del festival quest’anno è “Riparare l’umano”, affrontato in un momento fondamentale e di passaggio per la cultura del Mar Mediterraneo.
A cura di Redazione Cultura
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A distanza di un anno tutto sembra essere cambiato nel nostro Paese, eppure il Sabirfest torna per la quinta edizione. Tre città – Messina, Catania e Reggio Calabria – per dare corpo dal 4 al 7 ottobre a un dialogo condiviso e fecondo, intrecciando i percorsi di cittadini di ogni età, con quelli degli ospiti da diversi paesi in numerose occasioni di incontro, approfondimento e svago. Il tema del SabirFest 2018, quantomai necessario in questo momento, è dato dallo slogan "Riparare l'umano",  invito e auspicio, ma al contempo tentativo di mettere in luce dissonanze, squilibri e abusi del nostro tempo e provare a far emergere il desiderio, la determinazione a non rassegnarsi, a non subirli.

Nel cuore di Messina, Catania e Reggio Calabria, tra piazze ed edifici storici, un programma fitto di appuntamenti con scrittori, registi, giornalisti e artisti di diverse nazionalità. Quattro giorni di letture, incontri, laboratori, cinema, teatro, musica che coinvolgono un pubblico di tutte le età. Oltre sessanta appuntamenti a Messina, oltre trenta a Catania e venti a Reggio Calabria per un programma che si articolerà in diverse sezioni.

Come tradizione al SabirFest 2018 la questione sarà affrontata da differenti ambiti disciplinari, dalla filosofia alla letteratura, dalla scienza al teatro, dalla musica alle arti visive, nel corso di seminari, laboratori, incontri performance, che coinvolgeranno insieme al pubblico scrittori, esperti, studiosi ospiti della manifestazione. Al centro dell’attenzione questo mare non solo come immenso patrimonio di storia, tradizioni, diversità tra i popoli che lo abitano, ma soprattutto come spazio culturale e sociale unico nel suo genere e determinante per progettare e vivere nuove forme di cittadinanza contro vecchie e nuove ingiustizie. Qui il programma completo del festival.

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