Roma, Terme di Caracalla: aprono al pubblico i sotterranei degli schiavi
Dal prossimo fine settimana alle Terme di Caracalla di Roma inizieranno le visite notturne in aree proibite al pubblico, dalle rovine delle palestre al Calidarium e Frigidarium, fino alla Mela Reintegrata in marmo di Michelangelo Pistoletto. Da venerdì 18 sarà possibile accedere al lato oscuro delle Terme di Caracalla a Roma. Un mondo praticamente sconosciuto ai cittadini e turisti, finora noto soltanto a coloro che per motivi di studio potevano accedervi.
Finalmente, dunque, sarà possibile vedere coi propri occhi come gli antichi romani si dedicavano al culto del corpo. La parte finora visibile, in superficie, era soltanto l'area esteriore di un articolato sistema ingegneristico che nel sottosuolo, in quelle parti finora interdette al pubblico, mostra il meglio di sé. Soprattutto le grandi capacità di costruzione e tecnologiche dei romani.
Gli ipogei illuminati dove gli schiavi bruciavano la legna
Il viaggio serale inizierà dalle monumentali rovine delle palestre e l’area del Calidarium e Frigidarium, che con le sue vasche fredde era il luogo di socialità dei frequentatori del complesso. Successivamente, oltre la grande piscina di 50 metri, la Natatio, la cui larghezza superava i venti metri, si andrà nella parte finora nascosta. Qui gli ipogei, tra tunnell illuminati da torce, venivano utilizzati da schiavi e inservienti per conservare quintali e quintali di legna necessaria a riscaldare l’acqua delle terme volute dall'imperatore Caracalla.
Uno speciale percorso di luci al chiaro di luna
In tutto, il viaggio nell'area proibita delle Terme di Caracalla dura un'ora e un quarto, è stato studiato per rendere al massimo suggestivo il percorso a cui accederanno i visitatori, attraverso una speciale illuminotecnica che permetterà di visitare tutto il resto delle rovine monumentali.