Roma, recuperato il toro di Mitra: ricomposta una delle scene più suggestive dell’antichità
Uno degli enigmi più complessi della storia si è finalmente risolto: dopo decenni, uno degli ultimi frammenti del maestoso Mitra Tauroctonos conservato nel Museo Nazionale Romano è tornato al suo posto. Si ricompone così una delle scene più suggestive dell’antichità, carica di spiritualità e di pathos: l’uccisione del toro sacrificale da parte del dio Mitra, una delle scene rituali più importanti e sacre delle antiche religioni precristiane.
L’opera risale al II-III secolo d. C. ed è una delle testimonianze più preziose dell’antico culto mitraico romano conservate ad oggi in Italia. La storia del suo ritrovamento comincia più di cinquant'anni fa, precisamente nel 1964: durante un’operazione di bonifica del suolo a Tor Cervara vengono scoperti 57 frammenti di marmo che, messi insieme, compongono la scena di Mitra che uccide il toro.
All’epoca molti pezzi mancavano all’appello, come la testa del dio, le spalle e il muso dell’animale: negli anni, grazie anche ad importanti collaborazioni internazionali, è stato possibile recuperare gran parte di questi frammenti, alcuni dei quali giunti fino in Germania, a Karlsrhue.
Il recupero
Il 59° frammento, raffigurante la testa del toro, è stato recuperato dal nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Cagliari: l’importante reperto era infatti giunto fino in Sardegna attraverso le vie ancora indagate del mercato nero. Dopo un controllo amministrativo ad un antiquario il TPC, rinvenuto il frammento, ha sottoposto il pezzo alla Soprintendenza Archeologica cagliaritana che, dopo un accurato esame, ha stabilito l’assoluta autenticità del reperto.
Grazie alle sovrapposizioni fotografiche e alla successiva verifica diretta della pertinenza del frammento, è stato possibile affermare senza ombra di dubbio la perfetta corrispondenza del reperto al già ricomposto rilievo conservato a Roma.
Rilievo che non è ancora del tutto completo: manca infatti la mano destra di Mitra che impugna il coltello.