Roma, al Vittoriano gli ultimi giorni per la mostra sui 100 anni della fotografia Leica
Oltre 350 stampe d’epoca originali di celebri fotografi insieme a documenti storici dall’archivio Leica, tra cui del materiale su Henri Cartier-Bresson e Garry Winogrand. Ma anche locandine pubblicitarie vintage, riviste storiche e prime edizioni di libri, accompagnano il visitatore in un viaggio nel tempo e nella storia, alla scoperta di quei cambiamenti rivoluzionari permessi da un’innovazione tecnologica come la “Ur-Leica”. È quanto visibile al Complesso del Vittoriano, Ala Brasini di Roma, fino al 18 febbraio 2018 nella mostra "I Grandi Maestri. 100 Anni di fotografia Leica" che per la prima volta indaga la grande rivoluzione del mondo della fotografia, e in genere della visione, resa possibile dalle fotocamere Leica dagli anni Venti del Novecento fino a oggi.
Un viaggio affascinante, a partire dal primo apparecchio 35mm, che non solo rappresentò un cambiamento radicale nel campo della fotografia, ma innescò, insieme ai modelli Leica prodotti successivamente, una significativa metamorfosi nella nostra percezione della società e del mondo circostante. Un viaggio, dunque, nella nostra stessa memoria e nei cambiamenti ad essa apportati grazie all'arrivo, un secolo fa, di una tecnologia che ha rivoluzionato il mondo della visione.
Ultimi giorni di apertura, dunque, per la mostra "I Grandi Maestri. 100 Anni di fotografia Leica" che, nella sua unica tappa italiana è svolta sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, ed è promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, con il patrocinio della Regione Lazio, prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia e Contrasto ed è a cura di Hans-Michael Koetzle, tra i più rinomati curatori e critici della fotografia.