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Roma, 8 marzo gratis per le donne alla mostra sui capolavori rubati da Napoleone

Per la Giornata Internazionale della Donna, la mostra “Il Museo Universale. Dal sogno di Napoleone a Canova” alle Scuderie del Quirinale apre le porte a tutte le donne. Che domani potranno entrare gratis e ammirare i capolavori rubati da Napoleone.
A cura di Redazione Cultura
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Raffaello Sanzio, "Ritratto di papa Leone X con i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi" (1517-1518), Firenze, Galleria degli Uffizi
Raffaello Sanzio, "Ritratto di papa Leone X con i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi" (1517-1518), Firenze, Galleria degli Uffizi

Ingresso gratuito per tutte le donne l'8 marzo alla mostra, alle Scuderie del Quirinale di Roma, “Il Museo Universale. Dal sogno di Napoleone a Canova”, che chiuderà il prossimo 12 marzo. La mostra, curata da Valter Curzi, Carolina Brook e Claudio Parisi Presicce, da dicembre scorso sta consentendo ai visitatori di rivivere una delle vicende più complesse e importanti della storia italiana: l'appropriazione da parte di Napoleone e il successivo recupero, grazie al lavoro diplomatico di Antonio Canova, di numerosissimi capolavori custoditi all'epoca dallo Stato Pontificio e dalle più importanti famiglie nobili della penisola. In occasione della Giornata internazionale della Donna, l'ingresso sarà gratis per tutte le donne, così come in tutti i musei statali.

A distanza di duecento anni dal Congresso di Vienna, che nel 1816 ha sancito il definitivo ritorno di una grande parte dei capolavori sottratti, le Scuderie del Quirinale ripropongono non solo alcuni fra i più belli esempi dell'arte classica, rinascimentale e barocca, ma anche una riflessione sul valore culturale che l'arte ha avuto nel processo di unificazione nazionale e anche in seguito.

La mostra espone autentici capolavori, fra i quali ad esempio il “Ritratto di Papa Leone X con i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de Rossi” di Raffaello Sanzio, in prestito dalla Galleria degli Uffizi, e “La strage degli innocenti” di Guido Reni, dalla Pinacoteca di Bologna. E ancora: “L'Assunzione della Vergine” di Tiziano, dal Duomo di Verona, il “Compianto sul Cristo morto” di Correggio, la “Deposizione” di Annibale Carracci dalla Galleria nazionale di Parma, la “Cattedra di San Pietro” del Guercino dalla Pinacoteca di Cento e il “Battista tra i Quattro Santi” di Perugino dalla Galleria nazionale dell’Umbria.

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