Roger Waters contro Bono su Israele e Palestina: “È una mer*a, quello che ha fatto è disgustoso”
Roger Waters contro Bono Vox degli U2: in un'intervista a Al Jazeera l'ex Pink Floyd se la prende con l'artista irlandese a causa del sostegno che quest'ultimo ha dato a Israele, facendo riferimento all'attentato del 7 ottobre durante i concerto che la band sta tenendo a Las Vegas, in cui Bono ha cambiato le parole di Pride (in the name o love), una delle loro canzoni più amate con un sostegno a Israele, senza fare riferimenti alla causa palestinese di cui, da anni, Waters è uno dei maggiori sostenitori nel mondo della musica mondiale. Nell'intervista Waters, quindi, definisce il collega una "mer*a enorme" e ha definito la sua opinione "disgustosa" facendo riferimento alle posizioni sul conflitto israelo-palestinese.
Nell'intervista Waters condannava ancora la politica israeliana sulla Palestina, sottolineando l'importanza di schierarsi e parlare contro quello che definisce un genocidio, invitando chi lo ascoltava a non fermarsi esclusivamente al 7 ottobre m a "leggere la Storia", ad approfondire tutto ciò che è avvenuto anche negli anni precedenti. Quando gli hanno chiesto cosa direbbe agli artisti che sono rimasti in silenzio in tutti questi anni rispetto alla questione, Waters ha tirato in mezzo il leader degli U2: "Chiunque conosca Bono dovrebbe andare a prenderlo per le caviglie e scuoterlo finché non smette di essere una mer*a enorme".
Waters ha continuato: "Dobbiamo cominciare a parlare a queste persone, dire: ‘La vostra opinione è così disgustosa e degradante quando difendete l'entità sionista'. Ciò che ha fatto allo Sphere di Las Vegas un paio di settimane fa, cantando delle stelle di David, è stata una delle cose più disgustose che abbia mai visto in vita mia". L'ex bassista dei Pink Floyd fa riferimento a quando gli U2 hanno cambiato il testo di "Pride (In the Name of Love)" includendo riferimenti al 7 ottobre cantandola così: "Early morning, October 7th/ the sun is rising in the desert sky/ Stars of David, they took your life/ but they could not take your pride".
Bono aveva aggiunto che "alla luce di ciò che è accaduto in Israele e a Gaza, una canzone sulla nonviolenza sembra alquanto ridicola, le nostre preghiere sono sempre state per la pace e per la nonviolenza, ma i nostri cuori e la nostra rabbia, sapete dove sono puntati. Quindi, cantate con noi e con quei bellissimi ragazzi a quel festival musicale". Waters ha poi fatto riferimento a un gruppo di persone, nell'industria musicale che difende i diritti umani ma ha spiegato perché è ingiusto criticare chi difende i diritti dei Palestinesi: "Individuare i musicisti e suggerire loro di non difendere i propri diritti è come dire: "Non hai il diritto di amare". Perché questo movimento si basa sul nostro amore reciproco e sul nostro amore per il pianeta che lo circonda".