Rivoluzione agli Uffizi: biglietto a 20 euro in alta stagione contro il sovraffollamento
Una scelta che non mancherà di far discutere quella annunciata dal direttore tedesco Eike Schmidt della Galleria degli Uffizi di Firenze, che rivoluzionerà il modo di usufruire del prestigioso museo italiano (e non solo), il più visitato nel Belpaese e uno dei più importanti al mondo. Partiamo dall'inizio. Innanzitutto, le tariffe differenziate per l'alta e la bassa stagione. Nel dettaglio, a partire dal primo marzo 2018, l'ingresso agli Uffizi costerà 20 euro da marzo a ottobre, 12 da novembre a febbraio, con un aumento netto di 4,50 sul costo attuale (che in ogni caso, con l'ingresso alle mostre speciali già costava 12,50).
Viene introdotto, difatti, la differenza tipica degli alberghi tra alta e bassa stagione. Con possibilità di acquistare tessere annuali che daranno diritto a ingressi illimitati alla Galleria delle statue e delle pitture, ai musei di Palazzo Pitti e al giardino di Boboli, ma anche pass validi per 72 ore a un prezzo concorrenziale. Per Palazzo Pitti, addirittura, la differenziazione permetterà uno sconto ai turisti più mattinieri.
Stessa ratio ha ispirato le modifiche alle tariffe per gli ingressi al al giardino di Boboli. Continuerà a restare accessibile gratuitamente ai residenti del Comune di Firenze dai cancelli di Annalena e Porta Romana, mentre costerà 10 euro in primavera ed estate e 6 in autunno e inverno, così come l'ingresso a Palazzo Pitti costerà 16 euro in alta stagione e 10 in bassa.
Quali le motivazioni che hanno condotto a una tale diversificazione delle tariffe? Fondamentalmente una: il sovraffollamento. Per contrastarlo e puntare, da un lato, a una maggiore tutela dei musei e del centro storico fiorentino, oltre che a una migliore fruibilità delle opere da parte dei visitatori, con particolare attenzione a chi vive in città, ecco un sistema che incentiva il turismo stanziale, più attento, interessato. Disincentivando, o quantomeno massimizzando nei profitti, il turismo mordi e fuggi. Le carovane di turisti che oggi affollano le Gallerie e che, difatti, impediscono a un bene culturale di esprimere al massimo la sua funzione di tutela e conservazione dell'arte. Eike Schimdt, la direttrice tedesca degli Uffizi, ha dichiarato:
Il nuovo sistema delle tariffe d'ingresso ai musei delle Gallerie degli Uffizi premia chi viene a vedere tutto il patrimonio artistico concentrato dai Medici e dai Lorena nei nostri musei, ma disincentiva chi sceglie una sola fetta con le opere più famose. Esso privilegia chi torna varie volte all'anno (o nell'arco di una settimana o due) e pertanto si rivolge in particolare ai fiorentini nonché ai forestieri veramente interessati.