Riccardo Muti inaugura la stagione del San Carlo con i ragazzi di Nisida
Il maestro Riccardo Muti torna al Teatro di San Carlo di Napoli per inaugurare la nuova Stagione di Opera e Danza. Dopo aver ricevuto un mese fa la più importante onorificenza mondiale in ambito musicale, il "Praemium Imperiale per la Musica" consegnata a Tokyo dal principe Hitachi, il maestro dirigerà l’Orchestra e il Coro del San Carlo nel dramma mozartiano "Così fan tutte" al teatro massimo il 25 novembre alle ore 19 replicandolo quattro volte nei giorni successivi fino al 2 dicembre. Il maestro in questi giorni di prove ha trovato un momento per andare in visita al Penitenziario Minorile di Nisida e incontrare i ragazzi con i quali ha avviato un importante dialogo.
Il cast di "Così fan tutte" che inaugura la stagione di Opera e Danza del Teatro di San Carlo
Oltre al grande direttore d'orchestra anche un cast d’eccezione sarà impegnato in questo attesissimo inizio stagione: la protagonista del dramma giocoso di nome Fiordiligi avrà la voce del soprano svedese Maria Bengtsson, il personaggio Dorabella sarà eseguito della mezzo soprano Paola Gardina. Alessio Arduini interpreterà Guglielmo, mentre Pavel Kolgatin entrerà nei panni e nella voce di Ferrando. Despina sarà interpretata da Emmanuelle de Negri, Don Alfonso da Marco Filippo Romano.Voci importanti arrivate a illuminare i più grandi teatri del mondo che ora porteranno luce anche nella città partenopea. Il maestro non dirigeva al San Carlo da oltre tre decenni, ovvero dal lontano dicembre 1984 quando diresse il Macbeth di Verdi per la regia di Sandro Sequi, le scene e i costumi di Giacomo Manzù. L'allestimento è nuovo, realizzato con la regia di Chiara Muti è coprodotto con la Wiener Staatsoper, che ospiterà il capolavoro mozartiano nel 2020. Leila Fteita firma le scene, mentre Alessandro Lai è il costumista.
Il dramma giocoso di Wolgang Amadeus Mozart
"Così Fan Tutte" è un gioco d’amore, articolato in un geometrico intreccio che coinvolge i quattro protagonisti. L’amore al femminile contrasta con la visione al maschile, in un vortice che travolge le due coppie. Afferma Chiara Muti: “In quest’opera, l’illusione è più reale della realtà stessa e la scena immaginata è come una lanterna magica, fatta di specchi che riflettono ciò che siamo nell’immaginario di chi ci sta intorno… È uno spazio della mente nel quale aria e acqua si riflettono in segno di eterno movimento: metafora dei nostri umori, incostanti come gli elementi che ci governano”. Continua la regista: “Le dodici figure che in scena interagiscono con i protagonisti sono lo specchio delle emozioni passate e future… Spettatori e attori al tempo stesso, fantasmi accondiscendenti degli Amanti che Furono e che saranno. Così Fan Tutte è un'opera metafisica. Una riflessione profonda sull'essenza del nostro essere: Noi siamo attraverso lo sguardo degli altri”.
L'incontro con i ragazzi dell'Istituto Penitenziario Minorile di Nisida
Il direttore di origini napoletane in questi giorni ha incontrato i ragazzi dell'Istituto Penitenziario Minorile nell'isola di Nisida: "Sono rimasto estremamente colpito – afferma il Maestro – dall'organizzazione straordinaria, dalle ragazze e dai ragazzi ospitati nel centro che hanno ascoltato con particolare interesse un'esibizione canora di Rosa Feola, Domenico Colaianni e Francesca Russo Ermolli, esprimendo anche la loro positiva impressione. Questi ragazzi sono dotati di una creatività eccezionale e hanno mostrato nel campo artistico, in quello artigianale e di raffinata cucina un talento notevolissimo. Grazie al lavoro del loro direttore Gianluca Guida e dei suoi collaboratori, ci auguriamo che questi giovani riescano a integrarsi e a dare un contributo positivo alla società". Domani alcuni ragazzi dell'Istituto assisteranno alla prova generale dello spettacolo al Teatro San Carlo.