Riaperta la Cappella della Sindone di Torino dopo ventuno anni
Finalmente ieri 27 settembre il Ministro Aberto Bonisoli ha tagliato il nastro di riapertura della Cappella del Guarini, il gioiello di architettura barocca sottoposto ad opera di restauro dopo che, ventuno anni fa, un incendio la danneggiò gravemente. Il capolavoro che ha ospitato la Sindone fino al ’11 aprile 1997, era off-limits dal 1990. Ieri mattina il ministro insieme alle autorità della regione Piemonte tra cui l’Arcivescovo Cesare Nosiglia, il presidente della Regione Sergio Chiamparino, la sindaca Chiara Appendino, oltreché il presidente della Compagnia San Paolo Francesco Profumo, sponsor del progetto, hanno inaugurato la riapertura del sito con una cerimonia nel foyer del Toro del Teatro Regio di Torino.
Dopo il lungo lavoro di restauro arrivano parole di soddisfazione: "Il restauro è stato una grande sfida di tecnica e immaginazione. Oggi vogliamo celebrare la rinascita di un'opera stupefacente e unica. Ci sono voluti 21 anni, sono molti, ma dobbiamo tenere conto della complessità del restauro" sono le parole della direttrice dei Musei Reali, Enrica Pagella. "È uno dei momenti più importanti per la storia della nostra città e il suo futuro" afferma la sindaca Chiara Appendino. "È una bella giornata per la comunità cristiana e civile, lo è anche per la cultura italiana", osserva il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino.
L’inaugurazione della Cappella del Guarini è il primo di numerosi eventi che celebreranno la riapertura del monumento mettendo in luce vari aspetti della reliquia che la Cappella conservava. Nel Museo Diocesano in Piazza San Giovanni aprirà l’esposizione degli oggetti legati alla Sindone e alla sua storia. Tra questi il lenzuolo su cui veniva appoggiata durante le ostensioni private del passato e la copia seicentesca (mettendola a contatto con l’originale) voluta dalla suora carmelitana Beata Maria degli Angeli.
Nella suggestiva corte Medievale di Palazzo Madama di Torino il 28 Settembre apre la mostra “La Sindone e la sua immagine. Storia, arte e devozione” che ripercorre la storia della Sindone e le diverse funzioni delle immagini che l’hanno riprodotta nel corso di cinque secoli. Nella mostra sono esposte le opere prodotte con tecniche diverse – incisioni, disegni e dipinti su carta, su seta o su pergamena, ricami e insegne processionali – dove la Sindone è presentata secondo rigidi modelli iconografici che lasciano, però, spazio alla fantasia dell’artista per l’ambientazione e la decorazione.
La riapertura sarà un’occasione per fare il punto sulla situazione della reliquia. Infatti, storici dell’arte, studiosi della Sindone, tecnici e restauratori si riuniranno sabato in un Convegno Internazionale che avrà luogo nella Biblioteca Nazionale, in piazza Carlo Alberto.
Per non fare passare inosservato l’importante raggiungimento di fronte a tutta la cittadinanza e con l’intento di accendere un faro di interesse su questo prezioso tesoro del nostro patrimonio artistico, la cupola verrà illuminata in modo scenografico per un giorno prima di lasciare il posto all’elegante illuminazione che la riporterà con naturalezza agli occhi dei visitatori di tutto il mondo.