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Restaurato il “cartone” più prezioso del mondo: “Raffaello lo realizzò prima della Scuola di Atene”

A ottobre sarà visitabile nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano il Cartone preparatorio de La Scuola di Atene di Raffaello Sanzio, presente ai Musei Vaticani. Dopo un lungo periodo di assenza, torna per appassionati ed esperti un prezioso strumento di studio per capire a fondo cosa si nasconde dietro una grande opera.
A cura di Redazione Cultura
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Un cartone di un'importanza unica. È il Cartone preparatorio del dipinto la Scuola di Atene che Raffaello Sanzio realizzò in carboncino e olio in preparazione dell'affresco della Stanza della Segnatura dei Musei Vaticani, una delle opere più famose della storia dell'arte. Dal 1626 quel capolavoro della tecnica pittorica, che ci spiega il processo nascosto dietro ogni opera d'arte, ha sede alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano, sin dal giorno in cui il cardinale Federico Borromeo lo acquistò da Bianca Spinola vedova Visconti per 600 lire imperiali.

Finalmente, dopo un lungo restauro, il "cartone" per eccellenza ha quasi del tutto terminato il percorso del suo restauro. La notizia è comparsa sul profilo Twitter della pinacoteca con sede in Palazzo ambrosiano nel capoluogo milanese: "È iniziata l'ultima fase! Il #cartone di #Raffaello lascia la sua sede perché si possa provvedere al riallestimento. Dopo il lungo restauro, il momento in cui poterlo ammirare nuovamente si avvicina!". L'opera, a quanto si è saputo, il cartone preparatorio più grande al mondo (285x804cm) potrebbe essere nuovamente visitabile a ottobre, nella stessa sala in cui era esposto e che nel frattempo sarà riallestita per esaltarne la bellezza.

Disegnato a carboncino e biacca, il cartone preparatorio per La Scuola di Atene affrescata da Raffaello nelle Stanze Vaticane nel 1510 su commissione di papa Giulio II. È lungo 804 centimetri ed è alto 285 centimetri. L’opera rappresenta il consesso di antichi filosofi (Platone, Aristotele, Pitagora, Socrate, Epicureo) intenti a dialogare tra loro e rappresenta la facoltà dell’anima di conoscere il vero attraverso la scienza e la filosofia. Rispetto al dipinto, nel cartone mancano l’architettura di fondo e la figura di Eraclito, aggiunta a lavori quasi conclusi usando le sembianze di Michelangelo (seduto in primo piano col gomito appoggiato a un blocco di marmo). Un omaggio al grande rivale del quale aveva ammirato la Cappella Sistina.

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