Recanati, il pubblico recita “L’infinito” di Giacomo Leopardi come a un concerto
"Sempre caro mi fu quest'ermo colle…". L'incipit, uno dei più famosi della storia della poesia, parte da solo e si tira dietro l'un l'altra le restanti parola della straordinaria poesia di Giacomo Leopardi. Stavolta, però, quei versi non restano esperienza privata, ma diventano collettiva condivisione e le recita coinvolge centinaia, migliaia di persone. "L'infinito" coinvolge tutta la città. Come al concerto di una rockstar. Come se sul palco ci fosse Ligabue, o Vasco, o Jovanotti. Naturalmente, manco a dirlo, Leopardi è rockstar dell'oggi almeno quanto ognuno di loro.
È quanto successo a Recanati, città natale del Sommo, nel corso di una serata in piazza con protagonista l'attore e regista Gabriele Lavia. Un appuntamento organizzato dal Comune per celebrare il compleanno del poeta. "Lavia dice Leopardi" il titolo del recital. Quando l'attore ha cominciato a recitare l'Infinito, il pubblico si è inserito nelle pause. Proponendo a gran voce alcuni passaggi della poesia. "Questa non l'avevano mai fatta. Bravissimi…" il commento di Lavia dal palco.
Il 29 giugno scorso il compleanno del Sommo
Il 29 giugno 1789 nasceva, a Recanati, Giacomo Leopardi. Ancora oggi le sue poesie sono estremamente famose, così come le circostanze che le hanno ispirate. Versi celeberrimi, quelli de L'infinito, simbolo di un’esistenza ai limiti del sogno e della dimensione strettamente umana: i versi de L’Infinito risuonano ancora oggi come l’esempio più alto di poesia mai raggiunto dall'essere umano. Quando Leopardi compone il famoso idillio ha poco più di vent'anni: la critica letteraria ha rintracciato nei suoi versi le più svariate suggestioni letterarie e le più importanti riflessioni filosofiche del suo tempo.
