Ravello Festival 2014: tutte le anticipazioni sul festival più suggestivo del Sud
Quello di Ravello è uno dei festival più antichi d'Italia. Nato sotto il segno di Wagner, nume tutelare della città di Ravello fin dal 1880, anno in cui il Maestro di Lipsia s'innamorò del giardino di Villa Rufolo, indicandolo come sua prima fonte di ispirazione per il giardino di Klingsor (nel secondo atto del Parsifal), il Festival fino al 2002 ha assecondato una sua vocazione prettamente sinfonica e wagneriana, giocando e romanzando anche molto su questo rapporto privilegiato con il compositore tanto da ricavarne un vero e proprio business turistico (molte attività commerciali ancora portano il nome di Klingsor o Parsifal).
Ma nonostante Ravello non si possa definire la Bayreuth italiana, l'atmosfera wagneriana si è sempre fatta sentire, anche prepotentemente per molte decine di anni, fino a quando nel 2002 non è nata la Fondazione Ravello, che, incaricandosi dell'organizzazione della kermesse, ha rinnovato e rilanciato il profilo culturale della cittadina, aprendola a esperienze di più ampio respiro come la danza, il jazz, la musica da camera, il teatro e le arti visive. Ed è su questa scia che si colloca ancora una volta la direzione artistica di Stefano Valanzuolo, che ai microfoni di Fanpage anticipa molte delle pregevoli iniziative di questa edizione 2014.
Oltre all'immancabile concerto wagneriano, diretto da Gianandrea Noseda (con il contributo vocale d'eccezione di René Pape), due altri grandi direttori calcheranno le tavole a picco sul mare del Belvedere di Villa Rufolo: Daniel Harding a capo della London Symphony Orchestra e Daniele Gatti alla testa dell'Orchestre National De France. Puntuale, anche quest'anno, si rinnova la tradizione del concerto dell'alba, un vero cult del Ravello Festival: un evento che prende avvio alle 4.45 del mattino e, fino allo spuntar del sole, sulle note del Mattino di Grieg, allieta il pubblico con la magia della musica mista all'incanto dei colori dell'alba sulla costiera amalfitana.
Ad ampliare l'offerta l'ormai indispensabile cornice dell'Auditorium Oscar Niemeyer, grande opera dello straordinario archietto di Brasilia, che opsiterà i "fuori stagione" (da marzo a dicembre), oltre che gli eventi metereologicamente più sfortunati, che rischierebbero altrimenti di essere annullati. Come negli anni precedenti, si rinnova la sinergia tra il Festival e l'arte contemporanea, che nel 2013 aveva visto protagonista Mimmo Paladino, con una serie di sculture-installazioni in Villa Rufolo, nell'Auditorium, nella cappella, nel chiostro inferiore e nei girardini. Nel 2014 toccherà allo scultore britannico Tony Cregg, che con la sua ricerca su uomo e ambiente naturale o artefatto, ha trovato una fortunata sinergia con Ravello e la sua ricca componente paesaggistica.
Tornando agli eventi, c'è da segnalare la collaborazione con Radio Uno, che porterà nel Festival una serie di incontri con i grandi protagonisti della canzone. Per ciò che riguarda i grandi concerti: Burt Bacharach si esibirà in esclusiva a Ravello nella sua unica tappa al Sud Italia e Alexandre Desplat, nominato all'Oscar per la colonna sonora di Philomena, porterà la sua orchestra al Belvedere. Due importanti appuntamenti dedicati alla danza vedranno protagoniste due compagnie americane, quela di Alvin Ailey e Le Trocadero. Infine il grande jazz con Chick Corea e Stanley Clarke, Jean Luc Ponty e Michel Camilo. Di assoluto interesse il concerto dei Kronos Quartet, una delle realtà più interessanti del panorama internazionale a cavallo tra classia e contemporanea.
In ultimo ci piace sottolineare l'impegno del Festival nella creazione di nuovo pubblico giovane, con riduzioni per gli under 24 e alcune partnership che assicurerano, per alcuni eventi, l'ingresso totalmente gratuito per gli spettatori al di sotto dei 26 anni.