Ravello e Costa d’Amalfi Capitale della Cultura 2020: se non ora quando?
![Ravello, spettacolare veduta da Villa Cimbrone](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2017/08/ravello.jpg)
Tra le quarantasei città che hanno presentato domanda per fregiarsi del titolo di Capitale della Cultura italiana nel 2020, ce anche quella di 14 comuni riuniti sotto l'egida di Ravello e la Costa d'Amalfi che, in realtà, una capitale della cultura del nostro Paese e non solo sono già. E da tempo immemore. La progettualità presentata al MiBact e poi alla stampa l'altro giorno è solo il suggello, oltre che un importante passaggio per il riconoscimento del premio in danaro che il ministero assegna ogni anno alla prescelta Capitale della Cultura, a un luogo che ha tutto per essere considerato uno dei luoghi più importanti al mondo, dal punto di vista culturale e naturalistico.
Sono già molti i riconoscimenti ottenuti da Ravello in questi anni. Oltre alla qualità riconosciuta del Ravello Festival, di recente i giardini di Villa Cimbrone (in foto) sono stati riconosciuti tra i dieci parchi più belli d'Italia, senza considerare la miriade di riconoscimenti provenienti dall'estero e le migliaia di visitatori che ogni anno affollano questo incantevole scorcio di mondo.
Il responsabile del dossier di candidatura a Capitale della Cultura, Secondo Amalfitano, ha illustrato il concept della candidatura, la piattaforma digitale che accompagnerà il cammino e i nomi degli Ambasciatori di Ravello 2020 che hanno scelto di sostenere e promuovere il progetto. Uno dei punti centrali della candidatura è quella di un consorzio di realtà, da Agerola a Vietri, fino appunto alla capofila Ravello.
Le amministrazioni dei comuni che hanno manifestato il proprio interesse ad aderire all'iniziativa ministeriale, ora sono tenute a depositare entro il 15 settembre il dossier di candidatura. Successivamente, una giuria composta da sette esperti nel settore delle arti, della cultura e della valorizzazione del territorio e del turismo, sceglierà la Capitale italiana della Cultura 2020 entro gennaio 2018.