Ratzinger ritratto con 17mila preservativi: è guerra tra Chiesa e museo americano
Ha creato scandalo, negli Stati Uniti, la decisione di un museo della città di Milwaukee di acquisire l'opera dell'artista Nikilee Johnson, una giovane ragazza decisa a battersi artisticamente contro il bigottismo della Chiesa.
La sua idea è nata per contestare, in particolare, Benedetto XVI: il Papa rinunciatario dichiarò infatti che i preservativi "aiutavano" a diffondere l'AIDS. Insomma, una Chiesa sempre incastrata nelle sue convinzioni che lancia affermazioni prive di ogni fondamento scientifico solo per sostenere le proprie leggi medievali.
Da qui è nata l'idea di Niki Johnson. L'opera ritrae Benedetto XVI sorridente, a mani giunte, sereno. Peccato sia fatto interamente di preservativi, incastrati tra di loro in una griglia. È ironico pensare che l'ex Papa è completamente e concretamente raffigurato con ciò che crede siano alcuni degli oggetti più pericolosi e infernali degli ultimi tempi. Lo smacco comunque, non starebbe tanto nella realizzazione dell'opera (per la quale sono stati utilizzati circa 17000 preservativi), quanto nella decisione della galleria di Milwaukee, una cittadina alquanto popolosa nello stato del Wisconsin, 145 km a Nord di Chicago, di acquisire il pezzo dell'artista Johnson. L'arcivescovo di Milwaukee ha denunciato il fatto, puntando il dito contro la galleria d'arte e sottolineando la mancanza di tatto e l'insensibilità delle loro scelte culturali ed artistiche.
Insomma, l'ennesimo scontro Chiesa-Stato. L'ennesima discussione tra liberta d'espressione e rispetto delle cariche religiose. Il solito discorso sul bigottismo della Chiesa e le sue contraddizioni e le conseguenti polemiche sul modo di replicare. Certo bisogna dire che la Chiesa ne ha viste tante durante la storia: la scultura di Cattelan, artista italiano, dove Papa Giovanni Paolo II viene atterrato da un meteorite come se fosse una punizione divina; gli affreschi di Michelangelo, che ha ricreato il fisico di Dio in modo piuttosto rotondetto; Tiziano, che ritraeva Papa Paolo III come un uomo avido e crudele. La Chiesa non è mai stata e mai sarà "al sicuro" da polemiche e giudizi, semplicemente perché le sue obiezioni e il modo di replicare fanno ormai parte della storia. Essa è stata plasmata negli anni dagli scontri su cosa fosse giusto e sbagliato, e la nostra quotidianità avrà sempre un contrasto con la religione.
