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Quindici passi d’addio alla scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma

La scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma, diretta da Laura Comi, va in scena al Teatro Costanzi con le coreografie di Gheorghe Iancu, Massimo Moricone ed il divertissement tratto da Raymonda.
A cura di Massimiliano Craus
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Saggio di danza della scuola di ballo del Teatro dell'Opera di Roma
Saggio di danza della scuola di ballo del Teatro dell'Opera di Roma

Dal 2011 la scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma ha preso le sembianze artistiche e culturali della propria nuova direttrice, l’etoile capitolina Laura Comi, già sfavillante personaggio della danza del Costanzi e dintorni. Sembianze ben definite sin da subito, con un’impostazione didattica e disciplinare frutto di una vita interamente dedicata al balletto made in Rome. Laura Comi ha sapientemente indirizzato la propria giovanissima creatura nel sentiero solcato dalla gloriosa tradizione del Novecento, fucina di talenti di indimenticata memoria. Ultimo anello di tanta cultura di formazione coreutica proprio lei, la direttrice del futuro, quell’etoile dal sorriso rassicurante di Laura Comi.

Laura Comi
Laura Comi

Dopo le rappresentazioni del Sogno di una notte di mezza estate di dicembre e marzo scorsi al Teatro Nazionale, la scuola di danza del Massimo romano cambia registro coreografico, riproducendo un divertissement direttamente dall’ultima fatica di Marius Petipa Raymonda, sapientemente ripresa da Ofelia Gonzales e Pablo Moret, proposto a chiusura del saggio-spettacolo di fine anno accademico 2014-2015. Sabato 11 luglio cala il sipario su un lunghissimo anno di lavoro nella confortevole sede di Via Ozieri con la partecipazione di due firme di primissimo piano della coreografia nei nomi di Gheorghe Iancu e Massimo Moricone. Il primo impegnato nella messinscena della Dvorak Suite per l’intera scuola di danza, con la riuscitissima scelta musicale del repertorio di Dvorak.

Saggio di danza della scuola di ballo del Teatro dell'Opera di Roma
Saggio di danza della scuola di ballo del Teatro dell'Opera di Roma

La prima parte del saggio-spettacolo prevede anche l’Adagio della rosa, altro prodotto dell’immenso repertorio romantico di Marius Petipa tratto da La Bella Addormentata di Piotr Ciaikovskj, proposto per Elisabeth Vincenti proprio dalla direttrice Laura Comi. La seconda parte prevede la coreografia di Massimo Moricone sullo spartito di G.F. Handel, dal titolo Musica sull’acqua, a coronamento di un percorso preparato ad hoc da Massimo Moricone, uno tra i più innovativi nomi della coreografia contemporanea internazionale e, da quest’anno, docente curricolare del corso di danza contemporanea. Infine Raymonda, libretto di Lydia Paskova e di Marius Petipa, coreografie dello stesso Petipa e musiche di Alexander  Glazunov, rappresenta probabilmente l’ultimo atto del repertorio romantico. Celebrato spesso come l’ultimo balletto contestualmente di Marius Petipa, del repertorio romantico stesso e del secolo scorso, il divertissement di Raymonda rappresenta senz’altro la migliore chiosa possibile per una scuola di danza professionale, pensata in questa speciale occasione dai maestri della scuola Ofelia Gonzales e Pablo Moret per i giovani interpreti Arianna Tiberi, nelle vesti di Raymonda, e Domenico Gibaldo in quelli di Jeanne de Brienne. Così certi che dal Sogno di una notte di mezza estate non ci si desti mai, sabato 11 luglio si propone un nuovo e sublime momento sognante nella romantica vita di Raymonda.

LA STORIA DELLA SCUOLA DI DANZA DALLE ORIGINI A LAURA COMI

Saggio di danza della scuola di ballo del Teatro dell'Opera di Roma
Saggio di danza della scuola di ballo del Teatro dell'Opera di Roma

La Scuola di danza, diretta da Laura Comi, già Prima Ballerina Etoile del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera, è stata istituita nel 1928. Insieme a quella della Scala di Milano e del San Carlo di Napoli è una delle più antiche e prestigiose Scuole professionali italiane.
Si trova in via Ozieri 8, in un suggestivo villino ubicato in una via appartata e tranquilla a ridosso dell’Acquedotto Felice, realizzato durante il pontificato di Papa Sisto V. Questa atmosfera d’altri tempi la rende talmente unica che Luchino Visconti, nel 1951, la scelse come sede per girarvi alcune scene del film Bellissima con Anna Magnani. La Scuola per le sue finalità è da sempre impegnata, attraverso una mirata selezione, a preparare bambini, adolescenti e giovani che intendono avviarsi alla professione del danzatore, con ammissioni annue di candidati provenienti da ogni parte d’Italia e che si svolgono nel mese di maggio.
Gli allievi vengono suddivisi, in base all’età e al livello di tecnica conseguita, in otto corsi: tre inferiori, due medi, tre superiori, più uno di perfezionamento, rivolto agli allievi migliori. La Scuola offre agli allievi meritevoli la possibilità di partecipare, sin da giovanissimi, agli spettacoli di opere e balletti della stagione del Teatro dell’Opera: esprimersi fin dai primi anni di studio sul palcoscenico e venire a contatto con il mondo del lavoro contribuisce ad una più completa formazione finalizzata a rendere preparati i ragazzi all’impegno professionistico. Oltre a questo ogni anno la Scuola produce i suoi spettacoli che vengono allestiti sia al Teatro Nazionale che al Teatro Costanzi. Ultimo evento in ordine cronologico tra gli eventi il saggio-spettacolo di questi giorni, ultimo atto in una serata mondana finalmente con la danza a braccetto con le altre arti nell’olimpo del Massimo capitolino. Non ci sorprende affatto che, in questi tempi di perdurante crisi, proprio dalla danza e dalle attività coreutiche di una scuola professionale si possa guardare con maggiore ottimismo al futuro. Laura Comi ed il suo entourage hanno vinto la loro personale scommessa con la qualità, peraltro messa in scena in bella mostra dai ben quindici diplomati di questo ultimo anno accademico.

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