Quando nel 1962 la Rai mise al bando Dario Fo e Franca Rame per uno sketch sui lavoratori
Dario Fo se n'è andato. Come non mancheranno di notare gli addetti ai lavori, il Nobel per la Letteratura del 1997 ci ha lasciati proprio nel giorno in cui si assegnerà il premio più importante per la letteratura. L'olimpo dei grandi artisti mondiali. E lui c'era. E ci sarà per sempre. Anche se il suo corpo si è spento in una camera d'ospedale al Sacco di Milano per le complicanze dovute ai problemi polmonari che da 12 giorni lo tenevano inchiodato a letto, la sua carriera lunga 70 sarà scolpita come un faro nel firmamento del teatro e della letteratura mondiale.
Accanto a lui adesso c'è di nuovo Franca Rame, la donna della sua vita. Fatale fu il loro incontro, la compagna di una vita, in palcoscenico e a casa. Una donna bellissima, che tutti avrebbero voluto al posto di Dario. Leggenda vuole che sia stata lei a prendere l'iniziativa, manda in tilt Dario inchiodandolo senza preamboli con un bacio, visto che lui non osa avvicinarla. Fu amore a prima vista.
Si sposarono il 24 giugno 1954 a Milano nella basilica di Sant'Ambrogio. Dalla loro unione il 31 marzo 1955 nacque a Roma Jacopo. Nel 1958, insieme al marito, fondò la Compagnia Dario Fo-Franca Rame (Fo è il regista e il drammaturgo del gruppo, Franca Rame la prima attrice e l'amministratrice) che, negli anni seguenti, avrebbe ottenuto grandissimo successo commerciale nel circuito dei teatri cittadini istituzionali.
"Canzonissima" e la censura RAI
Nel 1962 gli tocca, sempre insieme a Franca Rame, di presentare "Canzonissima", uno dei programmi cult del panorama televisivo italiano. Dopo solo sei puntate, però, la direzione della RAI decise di sottrarre a entrambi la conduzione del programma, sostituendo la coppia con Sandra Mondaini e Tino Buazzelli.
La pietra dello scandalo fu uno sketch in cui un costruttore edile che si rifiutava di dotare di misure di sicurezza la propria azienda veniva messo alla berlina da Dario Fo con battute ficcanti e che costrinsero milioni di italiani a confrontarsi con la drammaticità delle condizioni lavorative nell'edilizia e in molti campi lavorativi italiani, provocando proteste e polemiche.
Ci furono interrogazioni parlamentari e accesi dibattiti, per giorni la stampa dell'epoca parlò del "fattaccio", finché Dario Fo e Franca Rame furono costretti a lasciare la trasmissione. Da allora, per ben 14 anni, furono messi al bando dalla Rai democristiana. Intanto, nel '69 a teatro il grande successo di "Mistero Buffo".