Quando Marco Masini disse a Fanpage: “Non riscriverei Bella stronza oggi, ma non mi pento”
"Oggi non la scriverei Bella stronza, ma sono contento di averla scritta quando avevo 29 anni" disse Marco Masini nel 2020 intervistato da Fanpage. Il cantautore fiorentino – che scrisse la canzone assieme a Giancarlo Bigazzi – fece una riflessione sulla sua canzone più criticata negli anni. Canzone che quest'anno torna protagonista al Festival di Sanremo dove Masini duetterà con Fedez nella serata dei duetti e delle cover: il rapper milanese ha scelto questa canzone, scatenando, ovviamente, una serie di dietrologie su chi fosse, questa volta, l'oggetto di una dedica così forte, che all'epoca era una ragazza che, come racconta la canzone, aveva lasciato il fidanzato per uno più ricco.
Carlo Conti ha specificato che la canzone sarà rivisitata, che "sarà una versione 2.0, una versione nuova di quel brano di Marco Masini. Sarà adattata ai tempi. Resterà quel titolo" come ha specificato intervistato da Bruno Vespa. Quindi anche i due cantanti hanno pensato che quella canzone fosse troppo legata al momento in cui era stata scritta e che aveva bisogno di alcuni cambiamenti. Quali saranno questi cambiamenti, però, lo scopriremo durante la serata di venerdì, quando Masini e Fedez saliranno sul palco mostrando i cambiamenti. Saranno le strofe più controverse, quelle che fanno pensare alla violenza, quelli che verranno modificati?
Intervistato da Fanpage nel 2020, quando la canzone era tornata in auge a seguito delle polemiche contro Junior Cally e la violenza dei testi rap, Masini spiegò che oggi non la scriverebbe, ma che non si pente di averlo fatto:
"Bella stronza si scrive quando hai 25/26 anni, quando ti incazzi, oggi a 56 anni non mi incazzo, cerco di vedere la vita in maniera diversa, faccio confronti, mi metto in discussione, posso fare delle riflessioni, ma sarebbe scoraggiante pensare di aver vissuto 56 anni senza avere imparato qualcosa dalla vita, non dico la saggezza, ma mi metto sempre in discussione. E se pensassi di scrivere ancora canzoni che abbiano un senso di rabbia, così forte, nei confronti di un amore, a 56 anni, vorrebbe dire che non ho imparato niente. Oggi non la scriverei Bella stronza, ma sono contento di averla scritta quando avevo 29 anni. Oggi devi scrivere le canzoni da uomo adulto, quello che sei tu e cercare di parlare alla donna in maniera diversa".
E Masini difese anche le strofe controverse, quelle che recitavano, tra le altre cose "Bella stronza che hai chiamato la volante quella notte e volevi farmi mettere in manette solo perché avevo perso la pazienza" o la strofa finale in cui Masini canta "Mi verrebbe di strapparti quei vestiti da puttana e tenerti a gambe aperte finché viene domattina", un'immaginario di violenza che nei versi successivi il protagonista specifica di non voler fare perché di quell'amore che avevano vissuto "resterebbe altro che un lunghissimo minuto di violenza". Rispondendo sempre a Fanpage Masini spiegò:
Ma certo, le canzoni sono figlie del tempo, tutto ciò che hai fatto va difeso altrimenti rinneghi un percorso. Credo che anche "Bella stronza" mi abbia portato qui a parlare, a poter fare un progetto per i 30 anni, tutto ciò che hai fatto, soprattutto gli errori. Quella canzone non è un errore, ma un grande pezzo che sono riuscito a scrivere con Giancarlo Bigazzi e sono contento che in tanti l'abbiano cantata, così come "Vaffanculo", "Ci vorrebbe il mare", "Disperato" e "T'innamorerai". Quello che dico è che ogni canzone è figlia del tempo e oggi non ci si può mettere a giudicare una canzone che appartiene al 1995 o al 1990, se no bisognerebbe giudicare "Malafemmena", "Bella senz'anima" e tutta una serie di cose che appartengono a un momento storico di quell'artista che aveva bisogno di scrivere quella determinata cosa in quel momento. Oggi o domani sentirò il bisogno di scrivere una canzone per o contro qualcos'altro, ma senza dubbio con un senso di responsabilità diversa rispetto a quando hai 29 anni.