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Quando dietro l’arte c’è un grande amore: le 5 coppie indimenticabili

L’arte si fa in coppia: ecco 5 storie memorabili della contemporaneità, da Frida Kahlo e Diego Rivera a John Lennon e Yoko Ono fino a Jean-Michel Basquiat e Madonna.
A cura di Silvia Buffo
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John Lennon e Yoko Ono
John Lennon e Yoko Ono

"L'amor che muove il sole e le altre stelle", scriveva Dante Alighieri nella sua "Divina Commedia", parlando di quella forza universale capace di smuovere ogni cuore che sia in grado di battere. L'amore inteso come ispirazione, come forza creativa. Per Dante era il motore per compiere il suo ritrovamento spirituale, per dare voce alle languide espressioni stilnovistiche e Beatrice era il centro della sua intera poetica. Per alcune personalità di talento l'amore è stato un ponte verso il proprio incontro con l'arte. 5 coppie della contemporaneità che ci mostrano quanto possa essere profondo il legame fra arte e amore.

1. Frida Kahlo e Diego Rivera

Diego Rivera e Frida Kahlo
Diego Rivera e Frida Kahlo

Quando si pensa al particolare binomio arte e grandi amori, è questa la prima coppia che viene alla mente. Leggendaria la loro passione per le diverse mostre tenute dai due artisti in tutto il mondo. Si incontrarono che lei era ancora una ragazzina di quindici anni mentre lui un uomo affermato di trentasei. La loro fu una storia di tormenti, tradimenti e passione morbosa. Si sposarono la prima volta nel 1929. Diego aveva alle spalle già tre matrimoni e decine di amanti, ma ciò non bastò per spegnere quella scintilla d'amore incandescente che era negli occhi di Frida. In una lettera arrivò addirittura a scrivere «Più mi tradisci più ti amo». Una relazione tormentata ma stabile che finì solo con la morte di lei, solo allora arrivò la vera dichiarazione d'amore da parte di Rivera:

 Il 13 luglio 1954 è stato il giorno più tragico della mia vita: avevo perso per sempre la mia amata Frida. Ho capito troppo tardi che la parte più bella della mia vita era il mio amore per lei.

2. John Lennon e Yoko Ono

John Lennon e Yoko Ono
John Lennon e Yoko Ono

Una "simbiosi mistica", si può definire così la relazione degli indissolubili John Lennon e Yoko Ono. Per il padre dei Beatles Yoko era tutto:

Il nostro rapporto è davvero di professore e allievo. Sono io che ho la notorietà, ma è lei che mi ha insegnato tutto. Mia moglie è anche il mio migliore amico. Yoko è una parte di me. Io ho una mano destra, una mano sinistra e ho Yoko. Yoko sono io.

Il loro incontro fu fatale e catartico, la loro storia d’amore ebbe inizio a Londra, il 7 novembre del ’66, all’inaugurazione di una mostra di Yoko. Fu un amico ad invitare John Lennon al vernissage e lì si innamorarono subito ma impiegarono più di un anno a dichiararsi amore. Scoprirono di amarsi è il 20 maggio del ’68. Mentre i rispettivi coniugi sono all’estero, poiché entrambi erano impegnati ufficialmente in altre relazioni, John invita Yoko nella sua casa del Surrey ad ascoltare i suoi nastri inediti. Qui trascorsero un giorno intero nello studio di registrazione dove rimasero anche di notte, dando vita al loro primo album Two Virgins.

3. Marina Abramović e Ulay

Abramović e Ulay
Abramović e Ulay

Come dimenticare il commovente incontro al Moma di New York, quando, nel 2010, l'artista serba Marina Abramović e lo storico compagno Frank Uwe Laysiepen lasciarono un'emozionante immagine del loro legame affettivo in occasione della retrospettiva “The Artist is present”. L'artista di Belgrado, allora, era impegnata in una performance che prevedeva trascorresse delle ore seduta ad un tavolo, dove al suo fianco si sarebbe potuto sedere chiunque, instaurando con lei un contatto visivo e silenzioso, quando inaspettatamente fu proprio Ulay, compagno storico, con cui divise la sua vita tra il 1976 e il 1989, ad occuparne la sedia e a guardarla senza dire una parola, mentre lei in lacrime gli stringeva le mani. Un'immagine silenziosa ed eterna che ha commosso tutto il mondo, rimarrà sempre il simbolo del loro amore profondo.

4. Jackson Pollock e Lee Krasner

Lee Krasner e il marito Jackson Pollock
Lee Krasner e il marito Jackson Pollock

Ci si domanda se ad unire i due sia più l'amore o il talento. Lee Krasner era una musa per Pollock, fra le personalità più rivoluzionarie della storia dell'arte. Ma fu lei a portare Pollock negli ambienti più interessanti di New York. Il sodalizio tra i due plasmò, tappa dopo tappa, il percorso artistico e umano di Pollock. La Krasner, una delle più importanti esponenti dell'Espressionismo astratto, incontrò Jackson Pollock per la prima volta nel 1936, a una festa organizzata dal sindacato degli artisti, durante la quale Lee era una brava ballerina e Pollock, un impacciato. L'amore nacque molto più tardi però, nel 1942, anche qui come nel caso di Yoko Ono e Lennon, l'occasione fu una mostra, quella organizzata dall'artista bielorusso John Graham a New York. Lee fu chiamata nello studio di Pollock restando folgorata dalle sue opere. Lee dedicò la sua vita alla carriera, era la sua principale critica d’arte, discutendo con lui e sostenendolo in ogni modo possibile, permettendogli così di coltivare il suo genio e diventare il più importante artista della seconda metà del Novecento. Fu lei a guidare Pollock sulla strada del successo, accantonando la sua brillante carriera per lui. L'amore la portò ad un'eclissi felice.

5. Jean-Michel Basquiat e Madonna

Basquiat e Madonna
Basquiat e Madonna

Un’altra memorabile storia d'amore è quella fra Madonna e Basquiat, lui un artista di fama mondiale, lei la rock star per eccellenza. Si conobbero nell’autunno dell’82 al Bowlmor. Fu da subito un amore pieno di contrasti, in cui i loro due differenti universi interiori collidevano, fra magnetismo e repulsione. Mentre lei era una salutista e un'igienista, che mai avrebbe fatto sesso con lui senza proteggersi, di cui memorabile è l'aneddoto in cui in un giorno di Natale la star fosse alla ricerca di profilattici per tutta Malibù, lui invece arrivava spesso a far uso di eroina. Fu un amore non destinato a durare ma la loro storia fu un trampolino di lancio per entrambi, che si mostrarono sempre riconoscenti vicendevolmente. Dopo la morte dell'artista, Madonna nel 1992 finanziò la retrospettiva a lui dedicata al Whitney Museum di New York.

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