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Qual è la canzone per Silvia che Max Pezzali fa ascoltare a Mauro Repetto in Hanno ucciso l’uomo ragno

Nel secondo episodio di Hanno ucciso l’uomo ragno, la serie sulla storia degli 883, Max Pezzali fa ascoltare a Mauro Repetto la sua prima canzone, dedicata a Silvia. Il giovane Max ha mai trovato il coraggio di pubblicarla? L’abbiamo mai sentita? Ecco perché potrebbe trattarsi della celebre Come mai.
A cura di Sara Leombruno
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Hanno ucciso l'uomo ragno, la serie targata Sky sugli 883, è uscita solo da qualche giorno ma è destinata a restare nella memoria di tanti. Non solo dei fan della band che ha fatto la storia della musica italiana anni Novanta, ma di chiunque abbia mai amato. Nel racconto diretto da Sydney Sibilia, Max Pezzali e Mauro Repetto non sono solo artisti, ma due giovani che sognano, soffrono e desiderano. L'amore, che sia esso per una donna, un amico o un ideale, orienta ogni loro canzone. Specialmente la prima, che Max scrive pensando a Silvia e che non ha il coraggio di pubblicare. Dopo aver visto i primi due episodi, disponibili dall'11 ottobre su Sky e NOW Tv, sorge spontaneo chiedersi se il brano abbia mai visto la luce: lo abbiamo mai ascoltato? Ma, soprattutto, quale potrebbe essere?

Perché la canzone per Silvia potrebbe essere Come mai

Nel secondo episodio, i due amici si ritrovano lungo il Ticino a parlare di sogni e di futuro, quando Max confessa di aver scritto una canzone: "Sai quanto sono innamorato della musica, ho provato a scrivere una mezza canzone ma è stato un disastro", confessa a Mauro. Incuriosito, quest'ultimo vuole subito ascoltarla e rimane senza parole. Il brano è bellissimo ed è stato ideato pensando a Silvia, la ragazza più bella della scuola. Quella inarrivabile, impossibile persino da sognare. Ma qual è? Alla fine è stata pubblicata? Nei primi due episodi non viene fornita una risposta a queste domande. Ciò che si può fare, quindi, è avanzare ipotesi. Secondo chi scrive, la canzone potrebbe essere Come mai, il brano pubblicato nel 1993 nel secondo album degli 883, Nord sud ovest est.

"Dimmi, come mai?. Ma chi sarai per fare questo a me? Notti intere ad aspettarti, ad aspettare te". La canzone racconta lo struggimento emotivo di un uomo che ama una donna, che probabilmente non lo ricambia e questo gli causa molto dolore. Potrebbe essere la canzone per Silvia per diverse ragioni: prima di tutto, per alcune dichiarazioni recenti di Max Pezzali a Radio Deejay. "Credevo che alla fine della serie avremmo scoperto a chi è dedicata Come mai", gli ha chiesto Linus, il conduttore, dando per scontato che si trattasse proprio di quel pezzo. "Eh, è dedicata a lei, a Silvia", ha risposto il cantante, spiegando che, a differenza di quanto mostrato nella serie, Silvia in realtà non esiste: "È solo un mix ideale di diverse donne che hanno fatto parte della mia vita". Il secondo motivo che porta a pensarlo è che è plausibile che in quel periodo storico della sua vita, Max stesse soffrendo per amore, visto che fino ad allora non era mai riuscito a stare con la ragazza dei suoi sogni, cosa che invece accadrà più avanti.

@fmpezzali

Ma a chi è davvero dedicata la canzone Come mai degli 883? Ne parla Max Pezzali a Radio Deejay in occasione della serie TV "Hanno Ucciso L'Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883". #883laserie #sky #musica #anni90 #883 #radiodeejay #maxpezzali #videoviral #fmpezzali #linus

♬ suono originale – Max Pezzali FMP Community

Le altre ipotesi

Un'altra ipotesi potrebbe essere quella di Nessun rimpianto, uscita nel 1997 con l'album La dura legge del gol!, che musicalmente sembrerebbe essere più coerente con il modus operandi iniziale di Max, che per scrivere i pezzi ascoltava brani del calibro di Gianna di Rino Gaetano. Parla però della fine di una storia d'amore e, quindi, si potrebbe pensare sia stata scritta solo dopo essere stato con Silvia, cosa che cronologicamente accade più avanti rispetto alla scrittura del suo primo testo. A meno che non sia Pezzali a decidere di chiarire la questione questi restano, almeno per il momento, solo spunti di riflessione. Ma chissà che il mistero stesso attorno alla prima canzone non contribuisca a rendere, ancor di più, gli 883 parte di un mito.

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