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Quadri da indossare. Il fashion design incontra il barocco e porta l’arte sulla passerella

Veri e propri abiti “da museo” hanno invaso le passerelle della Haute Couture Fashon Week di Parigi: la casa di moda Viktor & Rolf ha proposto alle sale del Palais de Tokio un’arte “indossabile”. Gli abiti si sono trasformati in quadri, in tele dipinte che sono al tempo stesso vestiti ed opere d’arte in movimento. Fondendo le tecniche del fashion design con la storia dell’arte, Viktor & Rolf hanno portato in passerella uno straordinario omaggio al linguaggio pittorico barocco, riletto attraverso l’uso dell’action painting e la destrutturazione della cornice convenzionale.
A cura di Federica D'Alfonso
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Una performance artistica sulle passerelle dell'alta moda parigina con Viktor & Rolf. Durante la Haute Couture Fashon Week i due stilisti Viktor Horsting e Rolf Snoeren hanno creato in tempo reale, dal vivo, veri e propri "abiti da museo". Camicie, gonne e cappe, tutti volutamente asimmetrici ed autonomi da qualsiasi convenzione stilistica: cornici frantumate in modo da adattarsi al corpo, tele schizzate di colore e dipinte, questa l'idea di Viktor & Rolf per unire moda e creazione artistica e per dimostrare che "fare arte" con gli abiti è possibile. Una volta indossati, percorsa la passerella, questi stessi abiti sono stati poi appesi al muro, in un museo ideale creato al momento quale loro naturale destinazione. Un'arte da indossare che ha stupito le passerelle, che porta avanti un progetto iniziato per Viktor & Rolf molto tempo fa: un'elaborata sperimentazione di materiali e stili diversi, tutto per cercare di dare una risposta affermativa alla questione ancora aperta che divide la moda dall'arte vera e propria. Con quest'ultima esperienza Viktor e Rolf sembrano esserci riusciti, tanto che uno degli abiti è stato acquistato da un collezionista e presto finirà in un museo.

Nel colonnato del Palais de Tokyo, i quadri si sono trasformati in vestiti e hanno animato un'immaginaria art gallery creata sulla passerella: le modelle hanno indossato camicie in denim schizzate di vernice e tele decorate con dipinti a loro volta creati dalla fusione di action painting e soggetti in pieno stile barocco. La pittura è schizzata, la tela è frantumata. Come orlo, vere e proprie cornici di tessuto che, rotte o incrinate, girano intorno al corpo, in una surreale deformazione. La pittura è stata realizzata attraverso la tecnica del "trompe l'oeil", che induce nell'osservatore l'illusione di stare guardando oggetti reali e tridimensionali, in realtà dipinti su una superficie bidimensionale. Nella storia della moda il trompe l'oeil è già presente fin dai primi decenni del Novecento: fu il punto di partenza della ricerca "artistica" di stiliste come Elsa Schiaparelli, che nella sua collezione di golf armeni, emulava fiocchi e ricami, e Roberta di Camerino, la quale negli anni Sessanta aveva portato il motivo prima sulle borse, poi su abiti che portavano la stampa di tailleur, ricami e bottoni.

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Ritorno alle origini non solo artistiche e figurative dunque, ma anche un richiamo forte alle sperimentazioni tecniche di una pratica, quella del fashion design, che grazie al lavoro di Viktor & Rolf entra a tutti gli effetti nel mondo dell'arte: il collezionista Han Nefkens infatti, ha acquistato uno dei pezzi della collezione di Viktor & Rolf presentata a Parigi, e lo donerà al Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam.

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"Abbiamo sempre usato la moda per comunicare, per noi è un mezzo di espressione artistica", avevano dichiarato i due stilisti lo scorso febbraio, quando hanno interrotto la loro linea di pret-a-porter per dedicarsi interamente all'haute cauture. Dalla moda funzionale e per tutti ad abiti esclusivi e forse non proprio pratici da indossare: "spogliando" letteralmente gli abiti dalla loro funzione pratica, la ricerca di Viktor e Rolf si è spinta oltre i confini della passerella, trasformandola in un'occasione unica di dialogo fra arte pittorica e moda, un connubio che ancora oggi fatica ad affermarsi: alcuni "addetti ai lavori", infatti, sono convinti che il fashion design sia una pratica artistica a tutti gli effetti, altri si rifiutano invece di concedere all'abbigliamento un tale status. I due stilisti olandesi invece, consapevoli delle loro radici artistiche, e delle straordinarie potenzialità di una sperimentazione di questo genere, hanno portato avanti quel progetto iniziato più di vent'anni fa. 

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La casa di moda Viktor & Rolf ha sede ad Amsterdam, ed è stata fondata nel 1993 dagli stilisti Viktor Horsting e Rolf Snoeren. Già in occasione della prima sfilata haute couture della casa di moda, nel gennaio 1998, la sua peculiarità era risultata chiara e sorprendente agli addetti ai lavori: Richard Martin, allora responsabile del Costume Institute al Metropolitan Museum of Art, aveva dichiarato il suo apprezzamento per la "confusione" fra arte e passerella, che diversamente da come si potrebbe pensare, non penalizza né limita queste due distinte forme espressive, bensì le fonde, creando un'arte raffinata e unica.

Viktor Horsting e Rolf Snoeren
Viktor Horsting e Rolf Snoeren
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