Puff Daddy è stato arrestato, il rapper americano è accusato di abusi
Nella giornata di ieri, lunedì 16 settembre, il rapper americano Puff Daddy (all'anagrafe Sean Combs) è stato arrestato, a seguito della decisione del gran giurì del tribunale di Manhattan dopo che contro di lui, sono state depositate accuse di abusi in questi mesi. La polizia di New York ha fatto sapere i motivi dell'arresto, senza comunicare ulteriori dettagli che dovrebbero emergere nella giornata di oggi.
L'arresto: parlano il procuratore di New York e l'avvocato di Diddy
Dopo le dichiarazioni del procuratore Damian Williams alla stampa, ovvero "Gli agenti federali hanno arrestato Sean Combs sulla base di un atto d'accusa depositato nel distretto meridionale di New York", è intervenuto sulla faccenda anche l'avvocato del rapper, attraverso un comunicato stampa. Marc Agnifilo ha chiarito che il cantante si trovava a Nw York "volontariamente", in quanto vi si è trasferito da diversi mesi e aggiunge di essere "delusa dalla decisione dell'Ufficio del procuratore degli Stati Uniti di portare avanti quello che riteniamo essere un procedimento giudiziario ingiusto contro Combs".
Le indagini della polizia e le accuse di abusi da decenni
È dallo scorso marzo, infatti, che le indagini sul suo conto sono state notevolmente incrementate, a partire dalla perquisizione delle sue abitazioni di Miami e Los Angeles. Negli anni, infatti, Diddy ha avuto diverse denunce, accusato di abusi, stupro, favoreggiamento della prostituzione e traffico sessuale. Anche la sua ex compagna, la cantante Cassie, il cui nome è Cassandra Ventura, lo aveva accusato ripetutamente di violenza sessuale e di aver adottato atteggiamenti violenti e manipolatori, ma in quell'occasione la vicenda si concluse con un patteggiamento. Più di recente, lo scorso luglio, l'attore è stato denunciato da una ex diva del porno, Adria English, per lo stesso motivo. Sin dalla prima, sono quindi nove le denunce a suo carico. È da gli Anni Novanta, ormai, che ciclicamente si parla delle accuse rivolte a Sean Combs, da lui fermamente negate e, finora, sebbene siano state aperte indagini, non è mai stata pronunciata una reale condanna contro il rapper.