Psicologi: “DIY è un nuovo primo album, per farlo ne abbiamo scartato un altro dopo un anno di lavoro”

DIY è il terzo disco degli Psicologi, il duo composto da Drast (Marco De Cesaris) e Lil Kvneki (Alessio Akira Aresu). L’album della maturazione accompagna non solo i due sold-out al al Palapartenope di Napoli e al Palazzo dello Sport di Roma, ma anche il tour estivo che comincerà il 23 maggio al MI AMI Festival a Milano.
A cura di Vincenzo Nasto
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Psicologi, foto di Enrico Rassu
Psicologi, foto di Enrico Rassu

Un nuovo "primo disco" per Drast e Lil Kvneki arriva con DIY, il progetto pubblicato lo scorso 28 novembre e che ha accompagnato la band ai due sold-out, al Palapartenope di Napoli e al Palazzo dello Sport di Roma. Dopo i successi di Millenium Bug e Trauma, è arrivata una scelta drastica: mettere da parte un disco dopo un anno di lavoro per lavorare in 10 giorni a DIY, come racconta Drast: "Siamo andati in Sardegna, in questo posto incredibile a Carrabuffas. La Sardegna è meravigliosa, io sono mezzo sardo. Siamo andati dieci giorni lì, abbiamo fatto un disco. Un anno di lavoro buttato per dieci giorni". Un disco che combatte l'idea di apatia e si stringe attorno alla maturazione del duo, edito da Bomba Dischi: "È il primo disco nostro con coscienza. Pensavamo potesse piacere a noi e meno alla gente, non era assolutamente un porto sicuro". Qui l'intervista agli Psicologi.

In Croce cantate: "Non mi sono mai chiesto cosa farò da grande / Ma crescere è la croce che mi porto sulle spalle". Si può definire DIY l’album della maturazione?

Drast: Mentre lo finivamo, una mia amica mi ha detto: ‘Questo disco è la vostra tesi di laurea' ed effettivamente lo abbiamo vissuto un po' così.

Lil Kvneki: Io lo definisco l'album democristiano, a parole mie. La maturazione è qualcosa che in fondo arriva e manco sai quando, lo senti sulla pelle, la gente lo capisce.

Come lo avete capito nella produzione di questo progetto? Che cosa avete fatto in maniera differente rispetto a prima?

Drast: C'è stata molta più libertà nel farlo, rispetto alle cose a cui abbiamo lavorato nell'ultimo anno e mezzo prima del disco. Eravamo in un ecosistema di cose in cui ci siamo messi da soli, in realtà. Era un po' più complesso fare musica senza avere schemi, binari, perché c'era un po' di aspettativa da parte delle persone. Invece quando abbiamo fatto il disco, abbiamo fatto musica.

Ascoltando il disco si avverte una grande voglia di affermare la propria umanità.

Drast: Assolutamente. C'è sempre questa parola che viene usata e che sarebbe anche adatta a descriverla: disillusione. A un certo punto arriva, ma non ci ha ancora sopraffatti.

Lil Kvneki: Certo, vedevo un'intervista di Totò, il mio king, un bacio a lui, e a un certo punto l'intervistatore diceva: ‘Ma tu hai fatto troppi, tantissimi film e alcuni sono anche brutti'. E Totò gli risponde: ‘Guarda che io sono uguale agli altri', e questa è la cosa fondamentale per noi da comprendere, che non siamo diversi da nessuno.

Una posizione che si allontana dal concetto di idolatria.

Lil Kvneki: Per me è davvero orribile come concetto, voler far diventare una persona un santone. Come se non avesse difetti, come se non potesse sbagliare. E questo porta le persone a isolarsi.

Perché la Chiesa ritorna in almeno 3 vostri pezzi?

Drast: Perché sono cresciuto sopra una chiesa, e ce n'è una vicinissimo alla casa in cui abito adesso. Sono abituato a tornare la mattina alle 7 a casa, dopo aver fatto serata, e vedere la gente che fa la fila per entrare lì. È una cosa che mi manda proprio fuori di testa, è un "clash" con un'altra umanità, con un altro modo di esistere, incredibile.

In O Mai canti: "E c'è una voce in mеno in casa adesso, vado a vederе il mondo, torno presto e giorno dopo giorno questo specchio, mi guarda diventare il tuo riflesso". Come si può leggere questo passaggio?

Drast: Questo passaggio descrive un po' la sensazione che provi quando te ne vai di casa e lasci delle persone a te care. E soprattutto il cambiamento che porta a rendersi conto del fatto che a volte la diversità che si recrimina è un punto di forza, a volte è più sottile di quanto sembra. Detto in parole povere, mi sento di assomigliare a mio padre, crescendo.

Perché Nayt è l'unica collaborazione in quest'album?

Lil Kvneki: Con Nayt è nato tutto perché ci siamo pistati di botte in un pub una sera: da lì abbiamo capito che dovevamo fare questo pezzo insieme (ride n.d.r).

Drast: C'è molta stima, da sempre, erano anni che cercavamo di beccarci in studio e riuscire a fare qualcosa. Questa volta ci siamo beccati in studio ed è nato questo pezzo. Abbiamo deciso di tenerlo perché, a differenza di tutte le altre collaborazioni che abbiamo fatto e provato a fare per questo disco, il processo creativo è stato proprio bello, piacevole. Stiamo stati 5 ore a parlare di cose varie, proprio come dovrebbe essere.

Quest'album sembra un nuovo primo album, mi dà la sensazione di spensieratezza che mi dava Polaroid di Carl Brave x Franco126. È così?

Lil Kvneki: Quello è grazie al Cannonau e al pecorino sardo che ci siamo mangiati quando stavamo in Sardegna a fare disco. La spensieratezza e la felicità è una cosa che inseguiamo tantissimo, perché forse abbiamo sofferto troppo.

Drast: Diciamo che abbiamo fatto un detox. È il primo disco nostro fatto con coscienza. Pensavamo potesse piacere più a noi che alla gente, non era assolutamente un porto sicuro, non lo abbiamo sentito così. Invece abbiamo ricevuto tanto supporto, quindi faremo sempre peggio.

Lil Kvneki: Sì esatto, siamo grati alle persone che ci fanno campare e quindi noi dobbiamo cercare di soddisfarle, dandogli tutti gli input possibili per sfamare il loro cervello in qualche modo, maniacale o malato.

Drast: Siamo piccoli schiavi del nostro piccolo sistema.

Lil Kvneki: Ne parlavamo prima, ora sto in fissa con i My Bloody Valentine che hanno fatto un disco per cui hanno speso 30 milioni di euro. Cioè hanno fatto fallire un'etichetta, noi puntiamo a questo: puntiamo a far fallire Bomba Dischi (ride n.d.r).

Esiste davvero l'album che avete prodotto e poi non avete più pubblicato?

Drast: L'altro giorno ho scritto proprio di questo ad Alessio, perché comunque qualcosa ci dobbiamo fare.

Lil Kvneki: È che ora siamo adulti.

Drast: Non era quello che volevamo dire, nel senso, abbiamo fatto un disco però non era chiarissimo il viaggio. Eravamo più noi che ci divertivamo a fare musica, era la foto di un momento specifico. Non ci siamo visti per un mese, lui (Lil Kvneki) è andato in Cina, io in Spagna. Siamo tornati a Roma e io ho fatto: ‘Frà comunque secondo me potremmo fare un altro disco'.

Lil Kvneki: E io ho detto sì, forse è il caso.

Drast: Siamo andati in Sardegna, in questo posto incredibile a Carrabuffas – la Sardegna è meravigliosa, io sono mezzo sardo -. Siamo andati dieci giorni lì, abbiamo fatto un disco. Un anno di lavoro buttato per dieci giorni (ride n.d.r).

Lil Kvneki: In quei 10 giorni eravamo molto più deep che in tutto quell'anno di lavoro.

E lo farete uscire?

Drast: Uscirà, comunque in qualche modo uscirà.

Cosa ci dobbiamo aspettare dal tour estivo?

Drast: Suoneremo quest'estate in una serie di festival italiani, che amiamo tutti dal primo all'ultimo e proveremo a portare lo stesso concerto che stiamo portando nei palazzetti. Anche quest'estate, abbiamo preparato una situazione con ologrammi.

Lil Kvneki: C'è l'ologramma di Snoop Dogg che balla, ma anche Tupac, Michael Jackson e Steve Jobs.

Le date del DIY Summer Tour degli PSICOLOGI

  • Venerdì 23 maggio – Mi Ami Festival – Milano
  • Giovedì 12 giugno – Be Alternative Festival – Rende (CS)
  • Domenica 29 giugno – Sequoie Music Park – Bologna
  • Giovedì 3 luglio – Balena Festival – Genova
  • Venerdì 4 luglio – L’Umbria che spacca – Perugia
  • Domenica 13 luglio – Villa Bellini – Catania
  • Giovedì 7 agosto – Arena della Versilia – Cinquale (MS)
  • Venerdì 22 agosto – Nottinarena – Lignano Sabbiadoro (UD)
  • Venerdì 5 settembre – Terrasound – Pescara
  • Giovedì 18 settembre – Auditorium Parco della Musica, Cavea –Roma
  • Venerdì 19 settembre – Ex Base Nato – Napoli
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