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Prova a fare una foto con Geolier, aggredito da un bodyguard: “Sono stato preso a pugni in faccia”

È successo in un locale a Porto Cervo, in Sardegna. Il ragazzo ha riportato un trauma al volto ed è stato dimesso con una prognosi di 9 giorni, “ma tuttora accusa dei problemi alla mandibola”, fa sapere l’avvocato.
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Era in discoteca insieme ai suoi amici e stava aspettando, come tanti altri, l'arrivo di Geolier in uno dei locali più noti di Porto Cervo, la località balneare più esclusiva della Sardegna. Poi il fattaccio: cerca di scattare una foto con il rapper, ma sarebbe stato picchiato da uno dei bodyguard del locale secondo quanto riporta Italpress: "Sono stato preso a pugni in faccia". 

La ricostruzione dell'accaduto

Il racconto di uno studente universitario palermitano di 22 anni, colpito da un buttafuori del locale mentre attendeva l'arrivo di Geolier. Il legale del ragazzo ha spiegato: "Nel locale si era diffusa la voce che fosse arrivato il rapper. Uno dei ragazzi da me assistiti, che insieme agli amici aveva prenotato il biglietto per quella serata e per il privé, ha messo la mano in tasca per prendere il cellulare e scattare una foto a Geolier quando è stato improvvisamente preso a pugni da uno degli addetti alla sicurezza ed è stato buttato fuori da un altro bodyguard". Il ragazzo è stato poi accompagnato al pronto soccorso dell'ospedale di Olbia. "Il ragazzo ha riportato un trauma al volto ed è stato dimesso con una prognosi di 9 giorni, ma tuttora accusa dei problemi alla mandibola", ha fatto sapere l'avvocato. Eventuali responsabilità saranno accertate.

La testimonianza

Uno degli amici del ragazzo aggredito è stato raggiunto da PalermoToday e ha detto: "Inspiegabile. Eravamo già nel privé mentre Geolier è arrivato alle 3. Preciso che nel locale non c'erano divieti né qualcuno ci aveva informato del fatto che non si potessero scattare foto. E penso fosse nostro diritto, visto che è un personaggio pubblico. Dopo l'aggressione siamo usciti e abbiamo chiamato la polizia. Si è avvicinato uno di questi addetti alla sicurezza per scusarsi, dicendo che ‘il collega aveva esagerato'. Poi abbiamo chiamato la polizia".

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