Protesta degli autori alla Mostra del Cinema: “se verranno membri del governo, usciremo dalle sale”
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Autori di cinema e realtà indipendenti sono ormai in protesta quasi permanente contro l’ipotesi di taglio al tax credit – la possibilità di recuperare parte delle spese nel caso si faccia un investimento economico in campo audiovisivo – del governo Letta.
Un taglio che potrebbe assestare un ultimo, duro colpo a un’arte che sta risentendo particolarmente della crisi, basti pensare che i produttori non riescono a guadagnare neanche quando i film vanno bene al botteghino (è il caso de La grande bellezza di Paolo Sorrentino). I festival estivi sono stati continue occasioni per parlare del problema – Dario Argento al Giffoni Film Festival ha dichiarato l'imminente morte del cinema, Tozzi all’Ischia Global Fest ha speso molte parole contro le scelte del governo Letta – sperando non solo di evitare il taglio del tax credit, ma anche di ottenere un’attenzione diversa per un settore in cui comunque lo stato non investe più abbastanza.
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Era stato preannunciato che anche la Mostra del cinema di Venezia sarebbe stata un’occasione per manifestare pubblicamente dissenso, e così prima della presentazione delle giornate degli Autori – la sezione parallela alla Mostra del Cinema che coinvolge proprio le realtà cinematografiche indipendenti italiane – Angelo Barbagallo, presidente dei produttori dell’Anica, ha letto un documento in cui si comunica che le associazioni di cinema, in perfetto accordo tra loro, parteciperanno al convegno organizzato dal governo a Venezia, ma sarà invece “sgradita la presenza di chiunque del governo voglia presenziare a manifestazioni veneziane, annunciando fin d'ora di uscire dalle sale di proiezione se questo dovesse accadere".
Sembra andare di pari passo con questo impegno a smuovere le coscienze il programma delle giornate degli Autori, durante le quali i film proiettati andranno da Gerontophilia di Bruce La Bruce, storia di un amore gay tra un diciottenne e un 82enne, a Kill your darlings, film scandaloso che ha per protagonista Daniele Radcliffe, noto essenzialmente per aver intepretato Harry Potter in tutta la serie di film dedicati al personaggio; si preannuncia interessante anche La Belle vie, dell’autore esordiente Jean Denizot, tratto dalla storia vera di un uomo che si nasconde alla polizia tenendo in ostaggio i suoi due figli consenzienti.
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Insomma si spera che il programma vada avanti senza intoppi, ma associazioni e autori di cinema sembrano voler portare fermamente avanti l'idea che è questo il momento e sono queste le occasioni per risolvere i problemi o affondare definitivamente.