Premio Urania Mondadori, la storica collana di fantascienza premia (e pubblica) il romanzo vincitore
Una collana indimenticabile, la Urania della Mondadori che per decenni ha pubblicato i piccoli e grandi romanzi della letteratura fantascientifica. Un ricordo quasi dolce per milioni di appassionati lettori, formatisi su quei libri a volte di discutibile qualità letteraria, ma che spesso e volentieri erano dei veri e propri capolavori, come i libri di J. Ballard. Oggi la fantascienza è un genere ancora molto frequentato, per continuarne il suo successo ecco il Premio Uranio Mondadori che quest'anno premia il romanzo di Claudio Vastano, scrittore con già diverse pubblicazioni alle spalle, tra l'horror e il sovrannaturale, ma anche un paio di saggi, uno dei quali sull'energia solare, pubblicati tutti negli ultimi cinque o sei anni.
Stavolta Vastano scende in campo nella fantascienza vincendo subito il Premio Urania, con il romanzo "Simbionte 0.12", che sarà pubblicato il prossimo novembre col titolo "Simbionti" nel prossimo novembre proprio da Mondadori nella celebre collana. Ecco la motivazione con cui Vastano si è aggiudicato il premio:
Un romanzo che rispetta fino in fondo la tradizione della fantascienza "catastrofica" anglosassone, riuscendo ad andare oltre lo stereotipo della classica invasione aliena per descrivere, a ritmo incalzante e con personaggi solidi e convincenti, una crisi mondiale che potrebbe portare alla fine della civiltà come la conosciamo. E questo anche se tutto parte non dall'arrivo di creature misteriose dallo spazio, ma direttamente dai laboratori di ricerca di una multinazio nale impegnata nello smaltimento dei rifiuti e dei residui tossici industriali che stanno uccidendo il nostro pianeta.