Premio Strega, Sandro Veronesi e Il colibrì: “Le migrazioni sono la linfa dell’umanità”
Si è aggiudicata la 74esima edizione del Premio Strega in scioltezza, come si è soliti dire in questi casi. Sandro Veronesi e il suo "Il colibrì" (La nave di Teseo) hanno stravinto l'edizione 2020 del più prestigioso riconoscimento letterario italiano con ben ottanta voti di scarto sul candidato ufficiale della corazzata Mondadori, Gianrico Carofiglio, autore de La misura del tempo, fermo a 132 voti. Dietro i due contendenti, l'onorevole piazzamento di Valeria Parrella e del suo Almarina. Ma le luci dei riflettori oggi sono tutte per il vincitore di quest'edizione che sarà a lungo ricordata come quella del coronavirus e dei protocolli di sicurezza che hanno impedito la solita "caciara" della comunità letteraria in quel di Villa Giulia al Museo Etrusco di Roma.
Sandro Veronesi, l'intervista a Fanpage.it
Qualche mese fa, in uscita de "Il colibrì", Sandro Veronesi ha concesso una lunga intervista a Fanpage.it (e che vi riproponiamo) in cui ha raccontato la trama del suo ultimo romanzo e quale metafora si cela dietro la scelta di questo titolo. "Marco Carrera, il protagonista del libro, viene chiamato colibrì da bambino per il suo aspetto minuto mentre da adulto per la sua capacità di rimanere fermo, immobile sul suo posto mentre tutti fanno passi avanti. Una caratteristica tipica del colìbrì che batte le ali, continuamente, una fatica immane per rimanere fermo”.
Il colibrì vince il Premio Strega 2020
Sulla scelta di ambientare parte del romanzo nel futuro, in ossequio allo schema del romanzo che gioca su diversi piani temporali, nella stessa intervista Veronesi aveva parlato del futuro che ci aspetta come qualcosa in cui avrà sempre maggiore peso il conflitto tra giovani e anziani, non a caso cita ad esempio l'attivismo di Greta Thumberg: "Questa ragazzina non è un genio, ma è una persona determinata, ha detto agli adulti quello che andava detto, bisogna cambiare strada, così non va. Nel romanzo il colibrì offre un contributo alla causa che si crea, in cui i minorenni cercano di arginare deriva che porta al disfacimento."
Mentre sulle polemiche successive a un suo tweet in polemica con la Lega di Salvini e i sovranisti, Veronesi aveva dichiarato: "Le migrazioni sono state sempre la linfa dell'umanità, e chi le ha realizzate lo ha fatto a rischio della vita, per questo sono benedette dagli dei. Non possono arrivare quattro s…… a dire: ‘Restassero a casa loro, non c'è bisogno di salvarli'.
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