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Opinioni

Premio Nobel 2020: il mistero degli scrittori italiani poco noti candidati

Tra mail all’Accademia di Svezia, richieste di chiarimenti e regolamenti, viaggio nel dietro le quinte del premio Nobel per la Letteratura 2020 alla ricerca degli scrittori italiani, poco conosciuti in patria, che misteriosamente risultano candidati al più prestigioso riconoscimento letterario mondiale.
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Uno spettro si aggira nella mia bolla social, lo spettro dello scrittore italiano sconosciuto (o poco noto al grande pubblico, come sarebbe più corretto dire) candidato al premio Nobel per la Letteratura 2020. I nomi sono quelli che circolano da giorni sui quotidiani. Ha fatto scalpore di recente, suscitando più di qualche battuta mordace, se non addirittura velenosa, la ribalta ottenuta dalla romanziera Giovanna Giordano, siciliana, che ha all'attivo tre romanzi, tutti editi da Marsilio. Il motivo?  Semplice: Giovanna Giordano non è Claudio Magris né Dacia Maraini, tanto per dire un nome di scrittore italiano che chiunque potrebbe credibilmente ritenere candidato al più prestigioso premio letterario mondiale.

Non lo è per curriculum (ha all'attivo tre romanzi) e per il successo in patria (chi l'ha letta la giudica un'ottima scrittrice, ma non ha certamente fin qui avuto il percorso dei grandi autori che in genere approdano a questo riconoscimento), non lo è perché difficilmente Magris o Maraini darebbero in prima persona la notizia alla stampa, difatti autocandidandosi, anche perché di solito a fare il "lavoro sporco" nel caso di grandi autori è l'editore.

Ma è inutile che vi nascondete, scrittori italiani, l'abbiamo notato il vostro sarcasmo su questa vicenda. Tuttavia ci sarebbe da chiedersi quanti tra voi, anche di successo, anche molto noti, anche molto prolifici, attualmente potrebbero essere ritenuti più credibili di Giordano per una candidatura al Nobel per la Letteratura. Che, detto per inciso, quest'anno ha aumentato l'assegno da staccare al vincitore a 1,1 milioni di euro. Lo scandalo, se Giordano dovesse vincere, a questo punto sarebbe doppio, perché all'epoca Dario Fo incassò meno di un milione.

I casi di Giovanna Giordano e Alessio Arena candidati al Nobel per la Letteratura 2020

Ma non è l'unico caso che ha generato qualche risolino nascosto. Tre anni fa c'è stato il caso del giovanissimo poeta Alessio Arena, sempre siciliano, che dal 2017 si vocifera essere in lizza per il Nobel. Il giovane palermitano, poco più che ventenne, presentato in rete come il "vincitore del Premio Internazionale Salvatore Quasimodo, Cavaliere Accademico e detentore di numerosi altri riconoscimenti", parrebbe essere stato candidato al Premio Nobel per la Letteratura dal Preside dell'Accademia Collegio de' Nobili di Firenze (fondata il 15 maggio 1689 da un gruppo di nobili fiorentini, quale proseguimento delle Conversazioni di San Marco e Santa Trinità, sorte agli inizi del ‘600, ci dice Wikipedia). Qui le cose si complicano: il poeta Alessio Arena non va confuso con un altro scrittore omonimo, il romanziere Alessio Arena, napoletano, a cui mandiamo i nostri affettuosi saluti. Immaginiamo l'imbarazzo che proverà su di sé ogni volta che qualcuno lo confonde associandolo a questa faccenda di premi Nobel, senza nemmeno essere candidato.

Cosa risponde il premio Nobel sugli italiani "sconosciuti" candidati?

Detto ciò, siccome non ci stavo capendo più niente, ho scritto all'Accademia di Svezia, gli unici titolati a chiarire la faccenda. Gli ho fatto presente che in Italia i giornali stanno intervistando da giorni una scrittrice per la sua candidatura al Nobel ("Voglio che questi giorni passino veloci e mi aiuterò con un po’ di vino per dimenticare" ha dichiarato Giovanna Giordano in un'intervista al Fatto Quotidiano. "Sono sempre stata una scrittrice in ombra, non come la grande, tanto più grande di me, Elena Ferrante, ma sempre ritrosa, un po’ in un angolino. Tutta questa fama mi turba") e quindi mi sarebbe piaciuto saperne qualcosa di più. Potete confermare o smentire? Potete dirci qualcosa in più sui criteri con cui è possibile candidare qualcuno al Nobel? Non è che magari qualcuno ha candidato pure me? Ma la risposta dell'impenetrabile Accademia non ha fatto altro che aggiungere mistero alla vicenda. Questa è stata la loro algida e cortese risposta:

Dear Massimiliano, the Swedish Academy will announce the recipient of the 2020 Nobel Prize in Literature on Thursday 8 October at 13.00 (1pm)

Il regolamento del Nobel svela l'arcano

Segue, in calce alla mail di risposta dell'Accademia di Svezia con cui in definitiva mi si rimanda all'annuncio del vincitore il prossimo 8 ottobre, un link per accedere al regolamento del premio Nobel, che forse era l'unico documento da leggersi sin dall'inizio di questa storia, ma noi italiani siamo fatti così, ci piace ricamare come Uma Thurman e John Travolta in Pulp Fiction e non arrivare mai al sodo. Ed ecco cosa ci svela il regolamento, un fatto semplice semplice, che chiunque bazzichi la scrittura può interpretare come una risposta abbastanza chiara alle fantomatiche candidature:

A novembre, migliaia di lettere vengono inviate in tutto il mondo a una selezione di persone per ricordare loro il diritto a presentare candidature per il Premio Nobel. Quattro gruppi sono autorizzati a nominare:

1) Membri dell'Accademia svedese e di altre accademie, istituzioni e società con funzioni equivalenti in tutto il mondo.

2) Professori di lettere e materie linguistiche presso università e istituti superiori.

3) Precedenti vincitori del Premio Nobel.

4) Presidenti di organizzazioni di scrittori che si qualificano come rappresentanti della produzione di letteratura e di belle lettere dei loro paesi.

Nel caso di Giovanna Giordano, quindi, è molto probabile che parlare di autocandidatura sia un errore e che sia andata esattamente come sostiene lei, cioè qualcuno l'ha candidata. Non a caso, nella già citata intervista al Fatto Quotidiano, la scrittrice siciliana ha dichiarato: "È stata una delle università svedesi". Qui qualcuno deve aver scelto di proporla nella rosa degli scrittori meritori di una candidatura. E siccome nessuno può essere colpevole del fatto che qualcun altro ti candidi al premio Nobel, allora forse sarebbe meglio smetterla di fare battute velenose e ridacchiare sotto i baffi per questa vicenda. Il mistero degli italiani sconosciuti (o quasi) candidati al premio Nobel è risolto: nessuno scrittore è davvero sconosciuto e l'improbabile può sempre accadere.

P.S. Alla fine di tutto ciò, non ho saputo se qualcuno, da qualche parte nel mondo, ha candidato me al Nobel. Nel qual caso, mi piacerebbe esserne informato. Grazie.

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Scrittore, sceneggiatore, giornalista. Nato a Napoli nel 1979. Il suo ultimo romanzo è "Le creature" (Rizzoli). Collabora con diverse riviste e quotidiani, è redattore della trasmissione Zazà su Rai Radio 3.
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