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Potted Potter: arriva in Italia lo show parodia della saga di Harry Potter

Arriverà in Italia il 12 ottobre l’unica esperienza non autorizzata a tema Harry Potter: lo show è una parodia di tutti e sette i volumi della saga firmata dagli autori inglesi Dan e Jeff (Daniel Clarkson e Jefferson Turner) e diretto da Richard Hurst, nella versione italiana di Davide Nebbia e Mario Finulli. Si chiama Potted Potter, è uno show che raccoglie tutti i sette libri di Harry Potter in 70 minuti di risate che dopo aver girato il mondo, approderà nel nostro Paese.
A cura di Laura Ghiandoni
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Una novità potteriana tutta basata sulla comicità. In Italia il 12 ottobre uscirà l’unica esperienza non autorizzata a tema Harry Potter: una parodia di tutti e sette i volumi della saga firmata dagli autori inglesi Dan e Jeff  (Daniel Clarkson e Jefferson Turner) e diretto da Richard Hurst, nella versione italiana di Davide Nebbia e Mario Finulli. Si chiama Potted Potter, è uno show che raccoglie tutti i sette libri di Harry Potter in una racconto che passa per tutte le gaf immaginabili del maghetto raccolte in 70 minuti di comicità. La versione italiana, prodotta dalla Show Bees di Marzia Ginocchio Gianmario Longoni,  è stata riadattata abilmente facendo "un lavoro chirurgico per la traduzione" per rendere accessibile l'opera al gusto italiano. Lo show girerà fino ad aprile tra Mantova, Genova, Varese, Firenze e Bologna.

Quindi il mondo di Hogwarts non lascia mai i propri fan a secco di notizie. Il giovane orfano – che scopre di avere poteri magici ed entra nella scuola di magia per apprenderne l’arte – è sempre sulla cresta dell’onda e riempie i tabloid, non solo inglesi ma di tutto il mondo, diventando protagonista  della quotidianità degli appassionati e dei refrattari. Proprio il 2 ottobre è trapelato online il leak di un video ripreso a bassa qualità, della durata di un minuto e tredici secondi, che dovrebbe essere un frammento di un videogame, che vede il nostro eroe magico, impegnato a combattere contro goblins, maghi oscuri e altri esseri soprannaturali nella location milleottocentesca di Hogwarts.  Il trial dovrebbe proporsi come un action RPG, cioè un gioco di ruolo, con visuale in terza persona basato su una storia del tutto originale, e non collegato strettamente alla narrazione dalla scrittrice J.K. Rowling.

Sembrerebbe che nel gioco per caso anticipato dagli sviluppatori ci saranno otto tipologie di mago in cui i partecipanti potranno trasformarsi, esisteranno inoltre dei personaggi segreti, sarà possibile creare la magia, e sarà possibile perlustrare l’ambientazione. Il videogame, sviluppato dalla Rocksteady Studios, azienda britannica che in passato ha realizzato la trilogia di Batman, secondo i rumors dovrebbe rilasciare il nuovo prodotto nel lungo termine, non certamente adesso, ma l’uscita imprevista del piccolo scorcio video, ha riacceso l’attenzione di tutti.Bisogna ammettere però, che il fenomeno Harry Potter non soffre di grandi cali d’attenzione.

J.K. Rowling, con l’avvincente saga è riuscita a creare un universo narrativo coerente che ha la caratteristica di appassionare i lettori non solo in una prima lettura dell’opera letteraria,  ma causando una vera e propria dipendenza e quindi una ciclica rilettura degli stessi volumi da parte degli stessi lettori a distanza di anni. Il fenomeno è ormai più che sfociato in un desiderio dilagante di partecipazione e adesione degli stessi lettori alle avventure del protagonista. Niente poteva facilitare maggiormente la diffusione del merchandising a tema, che hanno creato altra pubblicità che ha creato altri lettori e altra pubblicità. Fenomeno che ha portato alla costruzione di parchi tematici, opere d’arte e, scintilla che ha fatto esplodere il fenomeno, l’amplia filmografia distribuita in ogni angolo del pianeta. Gli otto film distribuiti dalla Warner Bros hanno incassato 7.7 miliardi di dollari, rendendo J.K.Rowling la scrittrice più ricca della storia.

Ma ancora mancava qualcosa per completare l’universo potteriano: uno spettacolo capace di divulgare il caratteristico humor made in England, che affascinasse quella parte di popolazione ancora non contagiata dalla harrypotterite.  Infatti lo spettacolo che ha già girato il mondo,  che si è candidato agli Olivier Awards, nei prossimi mesi farà impazzire non solo i fan più scatenati di Hogwarts, ma si pone l'obiettivo di coinvolgere anche i non appassionati delle pubblicazioni firmate J.K. Rowling. E anche se l'autrice non ha autorizzato l'evento, fanno notare gli autori dello show, non è sembrato che la cosa la infastidisse….

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