Portici di Bologna candidati patrimonio mondiale Unesco: “Esempio di integrazione”
Nel 2021 sapremo se i Portici di Bologna entreranno a far parte del Patrimonio Mondiale dell'Unesco, l'organizzazione delle Nazioni Unite che preserva, tutela e promuove i più importanti beni culturali al mondo. L‘Italia, uno dei grandi contributori dell'organizzazione, da sempre al vertice delle classifiche con più beni materiali e immateriali tutelati dall'Unesco, ha presentato ufficialmente la candidatura dei Portici di Bologna alla Lista del Patrimonio Mondiale per il 2020.
L'esito della candidatura è frutto di un elaborato progetto ministeriale, che ha riunito oggi al MiBact il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco. Il ministero retto da Dario Franceschini, fa sapere che entro il 2021 si conoscerà l'esito di tale candidatura.
Il passaggio di oggi è molto importante, perché per la prima volta i Portici di Bologna sono riconosciuti come "un elemento identificativo della città di Bologna, sia dalla comunità che dai visitatori, e sono un punto di riferimento per uno stile di vita urbano sostenibile, in cui gli spazi religiosi e civili e le abitazioni di tutte le classi sociali sono perfettamente integrate".
Unesco, l'Italia comanda con 55 beni tutelati
A luglio scorso, con l’inserimento delle colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, è salito a 55 la lista dei beni culturali italiani tutelati dall’Unesco, ma da oggi il nostro Paese non è più primo in questa classifica. La Cina ci ha raggiunti con due nuovi siti: le rovine archeologiche della città di Liangzhu e le riserve ornitologiche degli Uccelli Migratori situate lungo la costa del Golfo di Bohai.